(Teleborsa) -
Un semestre record per Ferrari, che viene adeguatamente premiata oggi dal mercato, con un rialzo dell'1,23% in Borsa (l'indice FTSE MIB intanto cede circa il 2,5%).
La casa di Maranello ha chiuso i sei mesi con un
utile netto di 97 milioni, in crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2015, grazie all'effetto congiunto di un aumento della redditività operativa ed al minor carico fiscale. A compensare questo beneficio hanno contribuito gli oneri per
richiami relativi ai dispositivi di gonfiaggio degli airbag forniti da Takata. L'utile netto adjusted è balzato del 35% a 104 milioni.
Ricavi in crescita del 5,9% a 811 milioni,
consegne in aumento dell'8% a 2.214 vetture ed un
EBIT adjusted in salita del 26% a 156 milioni. Questa la sintesi di una performance operativa da record.
Indebitamento in calo per Ferrari, che evidenziava al 30 giugno un indebitamento industriale netto di 763 milioni, contro i 782 milioni al 31 marzo, grazie alla generazione di free cash flow industriale.
La Rossa conferma anche i target 2016: ricavi netti oltre i 3 miliardi di euro, consegne oltre 8.000, EBITDA adjusted uguale o superiore a 800 milioni ed indebitamento industriale netto pari o inferiore a 730 milioni.