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Il PIL torna a zero. Crescita rallenta a +0,7% su anno

Economia, Macroeconomia
Il PIL torna a zero. Crescita rallenta a +0,7% su anno
(Teleborsa) - L'Italia torna alla crescita zero, dopo il piccolo segnale di recupero di inizio anno, in linea con il rallentamento dell'economia mondiale, ma peggio della Germania, che ha mantenuto un solido tasso di crescita anche a metà anno, e dell'Eurozona, che mostra una moderato tasso di espansione.



Secondo l'Istat, nel 2° trimestre il PIL è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente (dato corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato). Su base annua è aumentato dello 0,7%. Entrambi i dati offrono un chiaro segnale rallentamento rispetto alla crescita del trimestre precedente.

Il secondo trimestre del 2016 ha avuto una giornata lavorativa in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2015. La variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,6%.

La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione in quello dell’industria.

Dal lato della domanda, vi è un lieve contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), compensato da un apporto positivo della componente estera netta.

Il dato conferma che l'Italia resta in cosa alle maggiori economie mondiali. Nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% nel Regno Unito e dello 0,3% negli Stati Uniti, mentre ha segnato una variazione nulla in Francia. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% nel Regno Unito, dell’1,4% in Francia e dell’1,2% negli Stati Uniti.

Nel complesso, secondo la stima diffusa il 29 luglio scorso da Eurostat, il PIL dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.


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