(Teleborsa) - La
riunione odierna al Mef con i massimi esponenti di Bankitalia e dei principali istituti è un'occasione per fare il punto su situazioni di transizione e non di crisi. Lo ha detto il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan, specificando di non vedere al momento la necessità di intervento pubblico sulle banche.
Sulla
questione MPS, il titolare del dicastero di via XX settembre nel corso di una video intervista condotta dal direttore de
Il Foglio, Claudio Cerasa, ha dichiarato che il piano della banca senese "finirà con una ricapitalizzazione di 5 miliardi di euro. Non ci saranno piani alternativi, ma un'offerta al mercato che avrà successo". Non c'è "nessun ruolo intrusivo" del governo sul Monte dei Paschi di Siena, ha aggiunto poi il ministro.
Guardando all'estero, Padoan ha poi rilevato che "se una banca come
Deutsche Bank ha un
problema si avrebbero impatti su tutto il sistema".
Frattanto, il numero uno del dicastero di Via XX Settembre ha anche altri grattacapi in merito al sistema creditizio: la soluzione alla questione dei rimborsi ai risparmiatori frodati con le obbligazioni delle banche fallite: Banca Popolare dell’Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti. Le misure assunte dal governo, infatti, lasciano fuori alcune categorie di risparmiatori, quelli che hanno acquistato i bond sul mercato secondario e non direttamente dalla banca che li ha emessi, i quali rischiano di non ottenere un rimborso. Il problema è al centro di un'interrogazione alla Camera da parte dell'onorevole Giovanni Paglia (SI-SEL), che chiede al Ministro dell'Economia e delle Finanze Padoan "quali iniziative di competenza intenda assumere per porvi celermente rimedio".