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Regno Unito al voto: la sfida si gioca tra Theresa May e Jeremy Corbyn

Imponenti le misure di sicurezza

Politica
Regno Unito al voto: la sfida si gioca tra Theresa May e Jeremy Corbyn
(Teleborsa) -

Occhi puntati sulle elezioni in Gran Bretagna dove stamane alle 7.00 (ora locale le 8:00 in Italia) si sono aperti i seggi per oltre 45 milioni di cittadini britannici. I sudditi di "Her Majesty Elizabeth II" sono chiamati alle urne per l rinnovare il Parlamento del Regno Unito. Il voto dei 650 collegi uninominali ha preso il via in un clima tutt'altro che sereno dopo gli ultimi attentati che hanno seminato il terrore nel Paese: a Londra e Manchester. Per questo motivo sono state rafforzate le misure di sicurezza per garantire la tranquillità del voto.

La sfida si gioca tutta tra i conservatori dell'attuale Premier, Theresa May, che hanno anticipato l'andata alle urne (tre anni prima della prevista fine della legislatura) e i laburisti di Jeremy Corbyn, che dagli ultimi sondaggi hanno recuperato posizioni.

Gli stessi sondaggi vedono un tracollo per gli anti-europeisti dello UKIP, (UK Independence Party) mentre c'è ancora incertezza sul risultato dei nazionalisti scozzesi che puntano sull'ipotesi di un nuovo referendum per l'indipendenza da Londra.

Secondo le previsioni i conservatori dovrebbero perdere numerosi seggi scendendo a circa 310, e i laburisti guadagnarne altrettanti, salendo a circa 265. Per il Paese dunque si profila il rischio ingovernabilità. Theresa May ha indetto ad aprile elezioni anticipate per la necessità di dare al Paese una nuova e più stabile leadership in vista dell’inizio dei negoziati per la Brexit.


I candidati
Theresa May, leader dei Conservatori è diventata Premier del Regno Unito la scorsa estate, quando ha preso il posto del dimissionario David Cameron dopo il referendum sulla Brexit. Come Cameron, la May aveva fatto campagna per la permanenza nell'Unione Europea ma dopo il referendum si era convintamente riciclata come fautrice della "volontà del popolo".

Jeremy Corbyn, leader laburista è parlamentare dal 1983. Corbyn si definisce socialista. Il suo programma politico contrasta con le politiche di austerità europee, che più volte ha attaccato nei suoi discorsi e che definisce insostenibili, sia dal punto di vista politico, che dal punto di vista economico per tutto il Regno Unito.

Tim Farron, leader dei Liberal Democratici: siede alla Camera dei comuni dal 2005. Nel luglio 2015 è succeduto a Nick Clegg alla guida del partito a seguito dei deludenti risultati delle Elezioni generali del 2015. Si è sempre fatto promotore del riconoscimento dei diritti della comunità LGBT votando per l'introduzione del matrimonio gay. Inoltre si è schierato a favore del sistema di distribuzione per quote dei profughi provenienti dai Paesi africani proposto dall'Unione europea. In occasione del Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea del 2016 ha condotto una campagna contro la Brexit.

Nicola Sturgeon, SNP è il Premier scozzese europeista convinta che ha chiesto un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito.

Per quanto riguarda campagna elettorale.

I conservatori hanno puntato tutto sulla Brexit, di cui Theresa May è diventata la paladina, i Laburisti si sono schierati dalla parte della giustizia sociale, dicendo che ormai la Brexit è una realtà e al massimo cercheranno un accordo più moderato per uscire dall'Unione Europea. I Laburisti, considerati senza speranza hanno recuperato posizioni nei sondaggi, puntando tutto su promesse di sussidi, aiuti, tasse ai ricchi, sostegno ai giovani.

Gli ultimi colpi di coda della campagna elettorale si sono giocati sulla sicurezza, dopo l'ondata di terrorismo che ha investito il Paese. Il momento è "critico", ha ammesso il Premier Theresa May. Dopo l'ultimo attentato, lo scontro politico si è chiuso proprio con il capitolo sicurezza.

Il conteggio dei voti comincerà immediatamente dopo la chiusura della urne e domani, 9 giugno, dovrebbe essere delineato il quadro del prossimo Parlamento.





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