(Teleborsa) - Cresce la tensione nelle relazioni diplomatiche internazionali dopo il
nuovo lancio missilistico della Corea del Nord.
L'azione è stata duramente condannata dalla comunità internazionale ed è stato già
convocato d'urgenza il Consiglio di sicurezza dell'ONU, sollecitato da Stati uniti, Giappone e Corea del Sud per
"minacce alla pace e alla stabilità".
Ma il
portavoce nordcoreano alle Nazioni Unite parla di
"autodifesa" e preannuncia che gli Stati Uniti saranno pienamente responsabili delle
"conseguenze catastrofiche" che questo comporterà.
Frattanto, la
Corea del Sud ha avviato una sorta
controffensiva, bombardando stamattina con quattro caccia F-15 la
base militare di Pilseung Range. E' di poco fa la notizia del
lancio di 8 bombe al confine da parte di Seoul.
La giornata si era aperta nel peggiore dei modi, con la notizia che Pyongyang aveva effettuato il
lancio di un altro missile, che ha
sorvolato il cieli del Giappone, per poi inabissarsi nel Pacifico al largo dell'
isola di Hokkaido. Secondo i media sudcoreani il missile balistico a
medio raggio sarebbe il
primo disegnato per trasportare una testata nucleare.
Il Presidente americano
Donald Trump ha telefonato al Premier giapponese Shinzo Abe, concordando di mantenere una linea dura nei confronti del regime nordcoreano.
L'Alto rappresentante UE Federica Mogherini ha condannato il test missilistico nordcoreano, affermando che
"è una seria minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale" e garantendo che
"l'UE valuterà ulteriori risposte adeguate". Il Premier francese
Emmanuel Macron ha parlato di
"atto irresponsabile" e sollecita una "politica intransigente" verso Pyongyang.
Anche la
Cina ha criticato il test coreano, ma ha sollecitato tutti a
"mantenere l'autocontrollo", mentre
Mosca ha affermato che
"l'opzione delle sanzioni si è ormai esaurita" e che bisogna ora che l'ONU passi ad una risoluzione più netta che dica cosa fare.
La situazione esplosiva sta tenendo in fibrillazione i mercati internazionali, dove si registra una generale tendenza a
vendere gli asset "a rischio" (azionario)
e acquistare beni rifugio (yen e oro meglio del dollaro).
Ciò ha fatto schizzare alle stelle il prezzo dell'Oro sui mercati internazionali delle commodities. Il metallo prezioso ha superato velocemente la soglia dei 1.300 dollari per posizionarsi
a 1,320,72 (+0,49%) su nuovi massimi da 10 mesi.