(Teleborsa) - L'Aula del Senato ha detto
sì al quinto voto di fiducia chiesto dal Governo alla riforma della legge elettorale. I voti a favore sono stati 145, contrari 17. Nessun astenuto.
Passa così l'articolo 6 del Rosatellum.
Dopo aver respinto un emendamento presentato all'
articolo 5 del "Rosatellum", l'Aula del Senato aveva già
approvato l'articolo citato, ma senza fiducia, con voto elettronico.
Palazzo Madama ha detto
sì al quarto voto di fiducia chiesto dal governo con 150 voti a favore e 60. Nessun astenuto. E' stato così
approvato l'articolo 4 del provvedimento.
Con 148 voti a favore e 61 contrari, la legge elettorale aveva già
incassato la terza fiducia, dopo il
via libera alle prime due, tra proteste e caos. E' stato
approvato così anche l'articolo 3 del disegno di legge elettorale.
Sì alle prime due fiducie. Con 150 voti a favore e 61 contrari (nessun astenuto) è
passato l'articolo 1. Approvato anche l'articolo 2 della legge con il via libera al secondo voto di fiducia chiesto dal Governo: 151 sì e 61 no (nessun astenuto).
Le dichiarazioni di voto e il voto finale ci saranno domani mattina, 26 Ottobre. Poi verrà convocata la Conferenza dei capigruppo per decidere il calendario della finanziaria.
"
Mi pronuncio, con tutte le problematicità e le riserve che ho motivato, per la fiducia al governo Gentiloni, per salvaguardare il valore della stabilità, per consentire, anche in questo scorcio di legislatura, continuità dell'azione per le riforme". Così l'ex Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, ha annunciato il suo sì alla fiducia, concludendo il suo intervento nell'aula di Palazzo Madama.
L'ex capo dello Stato, a sorpresa, non ha votato la fiducia al "Rosatellum" nella prima e nella seconda chiama.
Per
protesta, l'intero gruppo dei senatori del
M5S ha lasciato l'Aula di Palazzo Madama.