(Teleborsa) - La riconferma di
Enrico Marchi nel ruolo di
Presidente di SAVE, così come quella di
Monica Scarpa Amministratore Delegato, decisa dall'Assemblea ordinaria dei soci della Società di gestione dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, sembra
riaprire gli scenari di dialogo a nord-est tra realtà aeroportuali contigue.
Il nuovo CdA di SAVE resterà in carica fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019. Un tempo sufficiente a lavorare al
consolidamento della posizione sulla controllata Catullo di Verona e ripensare ad a
ccordi con Bergamo per il rilancio di Brescia Montichiari.
Attenzione, però, a scambiare occasioni di incontro e reciproca conoscenza (per intenderci, tra Marchi e l’avv Roberto Bruni che dal maggio scorso è stato chiamato alla presidenza SACBO) con riaperture ufficiali. Congelata al momento l’ipotesi di fusione con SEA, la società di gestione dello scalo bergamasco deve decidere se stare da sola o tornare a guardare a est. Non c’è dubbio che le condizioni per condividere lo sviluppo di Montichiari, dal punto di vista di SACBO, devono sottintendere un ruolo primario per la componente bergamasca.
Marchi, tra le righe, auspica una
soluzione di reciproco interesse. Non sarà facile né tanto meno impossibile. Dall’esito di questa partita a scacchi dipenderà, per esempio, una quota rilevante delle merci trasportate su gomma che prendono la via del Brennero o viaggiano verso Lubiana, e che la logistica aerea potrebbe riuscire a intercettare e dirottare se si trovasse la quadra su Montichiari.