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BCE, Draghi: l'economia cresce mentre l'inflazione rimane contenuta

La BCE ha rivisto al rialzo le previsioni sulla crescita economica dell'area euro, indicando per quest'anno un +2,4% (+2,3% la stima precedente)

Economia
BCE, Draghi: l'economia cresce mentre l'inflazione rimane contenuta
(Teleborsa) - Piccole novità dalla BCE, con l'eliminazione dal comunicato stampa della frase relativa alla possibilità di potenziare il programma di acquisti in termini di durata e/o importo in caso di peggioramento dell'economia. Il Quantitative Easing (QE) attualmente previsto è di 30 miliardi di euro al mese fino a settembre 2018. La decisione - chiarisce il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nella consueta conferenza stampa successiva alla riunione del Consiglio Direttivo - è stata presa all'unanimità, con alcuni membri più fiduciosi di altri. "Non si è discusso molto di altri possibili cambiamenti di politica monetaria nel futuro" - ha osservato Draghi - preoccupato un po' dall'incertezza che ruota attorno alla crescita dell'output e al mercato del lavoro. Da aggiungere poi il tema del protezionismo commerciale "che potrebbe avere effetti negativi sia sull'inflazione che sulla produzione", provocando un rallentamento della crescita economica.

"Le ultime informazioni confermano un forte e ampio slancio dell'economia dell'area euro, che ora è prevista espandersi in misura maggiore rispetto a quanto atteso precedentemente", ha osservato Draghi. La BCE ha rivisto al rialzo le previsioni sulla crescita economica dell'area euro, indicando per quest'anno un +2,4% (+2,3% la stima precedente). Prevista una frenata nel 2019 al +1,9% e un +1,7% nel 2020.

Relativamente all'inflazione, dovrebbe restare attorno all'1,5% per il resto dell'anno. Per il 2018 e il 2019 gli esperti dell'Eurotower indicano un +1,4%,mentre nel 2020 dovrebbe salire all'1,7%. Rivista al ribasso la sola stima del 2019, che precedentemente era pari all'1,5%.

"La politica monetaria continuerà ad essere reattiva", assicura il numero uno della BCE che sempre oggi, 8 marzo 2018, ha confermato i tassi d'interesse al minimo storico, con una decisione presa all'unanimità.

Nessun accenno durante il Board all'esito delle elezioni politiche in Italia. "Non ne abbiamo discusso, veramente. Ci siamo concentrati sulle decisioni di politica monetaria. In generale, comunque, la sostenibilità dei conti è la principale preoccupazione per i Paesi ad alto debito", ha risposto Draghi a una domanda di un giornalista.
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