(Teleborsa) -
Milano è debole in avvio, in scia alle altre Borse di Eurolandia, contagiate dal
finale negativo di Tokyo e
Wall Street sulla debolezza dei titoli tecnologici sempre sullo
scandalo datagate di Facebook.
L'
Euro / Dollaro USA resta sulla parità a 1,2389%. Lieve calo dell'
oro, che scende a 1.341,2 dollari l'oncia. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 64,79 dollari per barile, in calo dello 0,70%.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a 137 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,86%.
Tra i mercati del Vecchio Continente in rosso
Francoforte che evidenzia un ribasso dello 0,79%, debole
Londra che registra una flessione dello 0,56%, giù
Parigi che scende dello 0,71%.
Il listino milanese apre gli scambi poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,46%.
In discesa a Piazza Affari tutti i comparti, soprattutto
Tecnologico (-2,93%),
Automotive (-1,39%) e
Costruzioni (-1,37%).
Perdono terreno
tutte le Blue Chip di Milano. I più forti ribassi si verificano su
STMicroelectronics, che arretra del 3,07%.
Buzzi Unicem scende dell'1,74%
in attesa dei conti. Calo deciso per
Saipem, che segna un -1,52%. Sotto pressione
Fiat Chrysler, con un forte ribasso dell'1,41%. Tengono i difensivi, come
Terna +0,66% ed
Enel +0,56%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
IGD (+2,71%)
il secondo giorno dell'aumento di capitale,
Hera (+1,62%)
grazie ai risultati 2017 e
SOL (+0,89%). Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Fincantieri, -2,39%
all'indomani dei conti 2017. Soffre
Banca Ifis, che evidenzia una perdita dell'1,94%. Preda dei venditori
CIR, con un decremento dell'1,84%. Si concentrano le vendite su
Datalogic, che soffre un calo dell'1,81%.