(Teleborsa) - Riflettori puntati sul Quirinale. Oggi 7 maggio, nell'ultimo giro lampo di consultazioni, il Capo dello Stato,
Sergio Mattarella, darà il suo responso. Un'unica giornata, "per verificare se i partiti abbiano prospettive di maggioranza di Governo" che finora non sono apparse all'orizzonte.
"A distanza di due mesi le posizioni di
partenza dei partiti sono rimaste invariate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di Governo", aveva spiegato nei giorni scorsi il
Quirinale.
Mattarella dunque ci riprova con la consapevolezza che se troverà ancora l'indisponibilità dei partiti a formare un Governo sostenuto da una maggioranza politica in Parlamento, prenderà l’iniziativa offrendo alle delegazioni il cosiddetto governo di tregua, o di transizione, destinato a coprire alcune scadenze importanti: il
Consiglio Europeo di fine giugno (28 e 29) e la manovra di dicembre per scongiurare anche l'aumento dell'IVA.
Il nuovo giro di consultazioni inizierà oggi 7 maggio alle ore 10:00 con la delegazione del
Movimento Cinque stelle. Seguirà quella del
centrodestra che si presenterà al Colle in un'unica delegazione. A seguire le delegazioni degli altri partiti. Si chiuderà in serata con i Presidenti di Camera e Senato.
Intanto, mentre fervono i preparativi, c'è aria di rottura nel centrodestra. Nell'incontro che si tenuto nella serata di ieri 6 maggio tra
Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e
Giorgia Meloni a
Palazzo Grazioli, i tre leader non sono riusciti a trovare una linea unitaria. Molto probabilmente si rivedranno oggi prima di salire al Colle. La querelle nasce da una possibile intesa Lega-M5S che fa andare su tutte le furie
Berlusconi. Il pentastellato
Luigi Di Maio, a "1/2h in più" di Lucia Annunziata, fa un passo indietro e apre a
Matteo Salvini. "Ok a un Premier terzo scelto con la Lega - ha detto - ma no a Berlusconi e mai un Governo tecnico".
Anche tra il leader dei 5 stelle
Beppe Grillo e l'ex Premier
Matteo Renzi non mancano battute al vetriolo frecciate: "Ho proposto un referendum per la zona euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d'accordo? C'è un piano B? Bisogna uscire o no dall'Europa?", ha affermato Grillo in un'intervista pubblicata oggi 7 maggio dal nuovo mensile francese Putsch.
Renzi attacca: "Oggi Grillo torna al referendum sull'euro. Da quando ha capito che non andranno a
Palazzo Chigi ha ripreso con insulti e follie. Sono orgoglioso di aver contribuito, con tanti amici, a evitare l'accordo con il Pd e M5S. La coerenza vale più delle poltrone".