Facebook Pixel
Milano 28-mar
34.750,35 0,00%
Nasdaq 28-mar
18.254,69 0,00%
Dow Jones 28-mar
39.807,37 +0,12%
Londra 28-mar
7.952,62 0,00%
Francoforte 28-mar
18.492,49 0,00%

Corruzione, negli ultimi 10 anni divorati 100 miliardi di Pil

E' quanto emerge da uno studio di Unimpresa sui costi dell'illegalità mentre è in corso l'inchiesta sul nuovo Stadio della Roma

Economia, Politica
Corruzione, negli ultimi 10 anni divorati 100 miliardi di Pil
(Teleborsa) - Il fenomeno della corruzione in Italia diminuisce gli investimenti esteri del 16% e fa aumentare del 20% il costo complessivo degli appalti. Negli ultimi 10 anni, la corruzione ha "mangiato" 10 miliardi di euro l'anno di prodotto interno lordo per complessivi 100 miliardi in un decennio. Le aziende che operano in un contesto corrotto crescono in media del 25% in meno rispetto alle concorrenti che operano in un'area di legalità. E, in particolare, per le piccole e medie imprese hanno un tasso di crescita delle vendite di oltre il 40% inferiore rispetto a quelle grandi. E' quanto emerge da uno studio di Unimpresa sui costi dell'illegalità, mentre è in corso l'inchiesta della Procura della Repubblica di Roma sul nuovo Stadio della Roma, l'ennesimo scandalo corruzione nella Capitale a seguito del quale Luca Parnasi, nome eccellente oltre che presidente di Eurnova, è stato condotto in carcere. Insieme a lui, i suoi collaboratori Luca Caporilli, Simone Contasta, Nabor Zaffiri, Gianluca Talone, e Giulio Mangosi.



Agli arresti domiciliari sono attualmente l'onorevole Adriano Palozzi, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio nelle file di Forza Italia, Michele Civita, ex assessore regionale all'Urbanistica del Lazio in quota Pd, l'avvocato Luca Anzalone, presidente Acea (dalla quale si è dimesso dopo l'arresto) e consigliere dei 5S sul progetto di Tor di Valle, nonché redattore del nuovo statuto grillino.

Tra gli indagati, l'onorevole Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale, l'onorevole Paolo Ferrara capogruppo del m5S al Consglio Comunale, il dottor Francesco Prosperetti direttore della Soprintendenza speciale archeologica, il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha già chiesto di essere interrogato, il faccendiere Luigi Bisignani e l'avvocato Mauro Vaglio, presidente dell'ordine degli avvocati di Roma nonché candidato al Senato per il m5s alle elezioni politiche del 4 marzo.

IL "SISTEMA PARNASI" - Intanto, sono in arrivo nuovi documenti nell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Nei prossimi giorni gli inquirenti consegneranno quindi ulteriore materiale investigativo che potrebbe fornire nuovi elementi sul "sistema Parnasi", in particolare sul modus con cui è stata finanziata la politica, e sul ruolo di Luca Lanzalone, consulente di fatto dell’amministrazione capitolina guidata dalla Raggi nella trattativa sul progetto per l’impianto che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle.

CORRUZIONE, LA PIAGA CHE METTE LA RETROMARCIA ALLO SVILUPPO - Per il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, "le indagini di questi giorni sulla città di Roma rendono urgente un intervento serio da parte del governo e del Parlamento per ridurre i costi dell'illegalità che gravano sulle imprese italiane". Lo studio di Unimpresa parte dal presupposto che il costo della corruzione nell'Ue raggiunge i 120 miliardi di euro l'anno, pari all'1% del Pil dell'Unione europea. La corruzione può far aumentare del 20% i costi complessivi dei contratti di appalti pubblici. Non è facile stimare i costi economici complessivi del fenomeno che può essere calcolata, facendo una sintesi tra diverse fonti internazionali, come il 5% del Pil a livello mondiale. Nel mondo ogni anno si pagano più di 1.000 miliardi di dollari di tangenti e va sprecato, a causa della corruzione, circa il 3% del pil mondiale: a questi danni economici vanno aggiunti quelli altrettanto gravi del degrado etico e sociale. Secondo una recente analisi internazionale, il peggioramento di un punto dell'Indice di percezione della corruzione in un campione di paesi determina una riduzione annua del prodotto interno lordo pari allo 0,39% e del reddito pro capite pari allo 0,41% e riduce la produttività del 4% rispetto al prodotto interno lordo.








Condividi
```