(Teleborsa) -
Partenza cauta per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che si allineano alla
performance negativa dei Listini asiatici.
A zavorrare i mercati ancora una volta i
timori per un'escalation della guerra commerciale dopo la
decisione degli Stati Uniti di far scattare i dazi su molti prodotti cinesi.
Praticamente vuota l'agenda macroeconomica che prevede solo la bilancia commerciale italiana e l'indice NAHB statunitense.
Sul valutario lieve calo dell'
Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,157.
Tra le commodities l'
oro scambia sui valori della vigilia a 1.278,9 dollari l'oncia mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua a perdere terreno (-1,6%) fino a 64,02 dollari per barile sulle
attese per un incremento della produzione di oro nero da parte di OPEC e Russia.
Invariato lo
Spread, che si posiziona a 219 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 2,59%.
Tra i mercati del Vecchio Continente Francoforte lima lo 0,31%,
Londra viaggia sui livelli precedente,
Parigi segna un calo frazionale dello 0,23%.
Sulla parità la Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che si attesta a 22.154 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità il
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 24.403 punti. Sulla parità il
FTSE Italia Mid Cap (-0,02%), come il FTSE Italia Star (0,0%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
BPER (+1,13%),
Telecom Italia (+1,10%),
UBI Banca (+0,87%) e
Unipol (+0,84%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Snam -4,16%, Poste Italiane -3,41% e Terna -2,92%, tutte gravate dallo stacco del dividendo.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Saras (+1,75%),
ERG (+1,68%),
Enav (+1,60%) e
Fincantieri (+1,54%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Acea, che lascia sul parterre il 4,22%. Anche l'utility romana
accusa l'effetto cedola al pari di
IREN -2,95% e
Hera, in calo del 2,81%.