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Tav, Torino: il Consiglio comunale ufficializza il no ai lavori in attesa di nuovi studi

Approvato l'ordine del giorno M5S che esprime contrarietà alla Tav e chiede di sospendere l'opera in attesa dei risultati dell'analisi costi/benefici

Economia, Politica
Tav, Torino: il Consiglio comunale ufficializza il no ai lavori in attesa di nuovi studi
(Teleborsa) - Riesplode il dibattito sulla Tav che in realtà si era attenuato ma mai sopito. Con 23 voti favorevoli e 2 contrari il Consiglio comunale di Torino ha approvato l'ordine del giorno M5S che esprime contrarietà alla Tav e chiede di sospendere l'opera in attesa dei risultati dell'analisi costi/benefici.

"La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto" ha sottolineato l'assessore ai Rapporti col Consiglio e all'Ambiente Alberto Unia. "L'atto, ha precisato ancora, dice solo che abbiamo bisogno di dati e di sapere se c'è una sostenibilità economica dell'opera".

CENTROSINISTRA ESPULSO DALL'AULA - Come prevedibile, non sono mancati momenti di tensione dinanzi al portone d'ingresso del municipio con gli agenti chiamati a creare una barriera tra i No Tav e un nutrito gruppo di manifestanti favorevoli alla realizzazione dell'opera.
La seduta, inoltre, è stata sospesa per qualche minuto dal presidente a causa della protesta dei consiglieri di centrosinistra, tra i quali anche l'ex sindaco Piero Fassino, che hanno esibito cartelli con le scritte "Torino dice Si alla Tav', #Torinodicebasta".

CONFINDUSTRIA: "NECESSARIO COMPLETARE I LAVORI" - Intanto, le imprese si mobilitano per opporsi a chi vuole lo stop della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, considerata determinante per il futuro della città e della regione subalpina e Confindustria ribadisce "con forza l'assoluta necessità di completare i lavori della Tav".

E annuncia "che proprio a Torino convocherà un Consiglio generale straordinario allargato alla partecipazione dei Presidenti di tutte le Associazioni Territoriali d'Italia per protestare insieme contro una scelta, il blocco degli investimenti, che mortifica l'economia e l'occupazione del Paese".
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