(Teleborsa) -
La riforma della prescrizione, "dibattito" sempre più acceso nel Governo tra Cinquestelle e Lega, le due anime della maggioranza giallo verde. Troppo sbrigativo, secondo la Lega, toccare un argomento così delicato tramite un emendamento al Ddl Anticorruzione e senza una
legge ad hoc.
"L'importante è fare bene le riforme", fa sapere il leader del Carroccio
Matteo Salvini, che ribadisce la volontà del suo partito di portare avanti le battaglie su prescrizione e giustizia.
"Sono nel contratto e diventeranno realtà", precisa il vicepremier e Ministro dell'Interno. Ma il "messaggio" all'alleato pentastellato" è
la volontà di voler agire con una legge dedicata, che non rischi di dar vita a
"processi infiniti". Il M5S non arretra ed insiste. "La riforma della prescrizione è stata votata dai nostri iscritti sulla piattaforma Rousseau, è uno dei punti del contratto di Governo e parte integrante del programma del Movimento",
ha dichiarato ancora una volta ieri lunedì 5 novembre il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Sulla stessa linea
Luigi Di Maio e gli altri big del M5S, l'emendamento non si tocca.
Dunque
parola al "giudice" Conte. Il Premier ha parlato dall'Algeria, parlando di riforma necessaria. "
Il nostro processo penale, attraverso la prescrizione, ha conosciuto la denegata giustizia", sono state le parole di Conte. Al Presidente del Consiglio, dunque, ora il difficile compito di
mediare tra le due forze politiche in vista di un accordo: incontrerà i leaders Salvini e Di Maio una volta rientrati dai rispettivi viaggi in Ghana e Cina.