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UBI Banca, utile netto al top di dieci anni

In contrazione i crediti deteriorati, attesi in "ulteriore importante contrazione" nell'esercizio 2019

Finanza
UBI Banca, utile netto al top di dieci anni
(Teleborsa) - UBI Banca archivia il 2018 con un utile netto di 302,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 188,7 milioni dell'anno precedente e al top degli ultimi 10 anni mentre l'utile netto contabile è pari a 425,6 milioni e si confronta con i 49,7 milioni del 2017. Quest'ultimo dato, spiega l'Istituto in una nota, sconta 640,8 milioni di badwill derivante dall’acquisizione di 3 banche.

In contrazione i crediti deteriorati, pari al 10,42% del totale dei crediti verso la clientela. All'1/1/2018 risultavano pari al 12,85%.

A livello patrimoniale, al 31 dicembre 2018 il CET1 fully loaded si attesta all’11,34% (11,42% del 30 settembre 2018) includendo l’aggiornamento delle serie storiche nei modelli interni CET1 phased in all’11,70% (11,79% al 30 settembre 2018).

Proposto un dividendo di 0,12 euro.

Quanto all'outlook, UBI spiega fa sapere che "l’esercizio 2019 si svolgerà in uno scenario macroeconomico diverso da quello previsto nel Piano Industriale in corso (tassi di mercato negativi rispetto alla previsione di tassi leggermente positivi nel
2019, crescita prevista del PIL dallo 0,2% allo 0,6% anziché allo 0,9% previsto nel Piano Industriale,
credit spread più elevati, incertezze sui mercati nazionali e internazionali), con risvolti sul livello dei proventi operativi, peraltro già incorporati dal mercato finanziario nelle attuali proiezioni di consensus".

Oneri operativi e qualità del credito sono attesi invece in miglioramento e in significativo anticipo rispetto ai target di Piano Industriale.
"Infatti, per il 2019 gli oneri operativi complessivi, anche includendo i costi per il completamento di piani di esodo già programmati, sono attesi in ulteriore contrazione rispetto al 2018" si legge nel comunicato che illustra il bilancio.

Nell’ambito del budget 2019 lo stock di crediti deteriorati è stimato in "ulteriore importante contrazione rispetto al 2018, sia grazie all’elevato livello dei recuperi che a seguito di ulteriori cessioni opportunistiche attualmente ancora allo studio. Il livello delle rettifiche su crediti è atteso in contrazione rispetto al 2018".

L’utile normalizzato, in base al quale viene calcolato il dividendo proponibile, è stimato in crescita nel 2019 rispetto al 2018, "e non include alcun utilizzo di DTA la cui iscrivibilità nel tempo sarà ridefinita alla luce del nuovo Piano Industriale, da completarsi indicativamente entro il 2019" conclude.
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