(Teleborsa) -
M5S e Lega presentano una mozione alla Camera per sollecitare al Governo di
ridiscutere integralmente il progetto della TAV. A chiederlo sono
Riccardo Molinari, capogruppo della Lega a Montecitorio, e
Francesco D'Uva, capogruppo dei Cinquestelle.
Ricordando che la realizzazione dell'
Asse ferroviario Torino-Lione era stato concordato al vertice italo-francese nel 2001, perfezionato con l'accordo supplementare del 5 maggio 2004 ed approvato dal Cipe nel 2015, la mozione
sollecita l'esecutivo ad assumere una decisione sulla scorta di quanto emerso dall'
analisi costi-benefici, chiesta dal Ministero delle Infrastrutture proprio per consentire "un'allocazione delle risorse più efficiente" e per "supportare il procedimento decisionale".
E mentre l'Italia ha preso tempo, ottenendo
da Telt un rinvio della pubblicazione dei bandi di gara per il tunnel di Base,il tempo stringe e si rischia di
perdere i finanziamenti europei, mentre nell'ambito del governo le
posizioni sono molto distanti.
Favorevole ad
"andare avanti" il vicepremier
Matteo Salvini, secondo il quale basta rivedere il progetto per "risparmiare dove si può risparmiare". Fermamente
oppositivo il Ministro dei Trasporti
Danilo Toninelli, che sulla linea del M5S ha messo in discussione da subito l'opera ordinando, appunto, l'analisi costi-benefici. Fra coloro che ritengono che l'opera
"si debba fare" c'è il Ministro dell'Economia
Giovanni Tria, che cita gli impegni assunti dall'Italia. "Tutti i cantieri pubblici già cominciati, quelli che sono stati già oggetto di contratti, di trattati, di accordi internazionali, devono realizzarsi", ha detto alla radio francese.
Un nuovo allarme è stato lanciato dal
presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, secondo il quale
la mozione Lega-M5s "è pietra tombale su TAV".