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TIM chiude il 2018 in perdita. Piano ha un focus su Execution

Riduzione debito, sviluppo 5G in Italia, rilancio Business domestico, rafforzamento Brasile sono i tratti principali del nuovo Piano. Conti 2018 in rosso per svalutazioni, dividendo alle azioni risparmio 2,75 centesimi. Pieni poteri gestione all'Ad Gubitosi

Finanza
TIM chiude il 2018 in perdita. Piano ha un focus su Execution
(Teleborsa) - TIM dà il via libera ai conti 2018, chiusi in perdita per effetto di svalutazioni, ed al piano strategico 2019-2021 "TIMe to deliver and delever", che si concentra sullo sviluppo del 5G, sul rilancio del business domestico e sulla riduzione dle debito.

Risultati 2018 in perdita su effetto svalutazioni

La società ha chiuso l'esercizio 2018 con una perdita di 1,4 miliardi di euro che sconta quasi 2,5 miliardi di euro di svalutazioni dell'avviamento attribuito a Core Domestic e a International Wholesale (partita non monetaria), altri oneri per ristrutturazione e oneri non ricorrenti. Escludendo questa posta straordinaria ha riportato un utile di 1,4 miliardi che si confronta con un utile di 1,1 miliardi nel 2017.

I ricavi totali sono calati del 4,4% a 19,4 miliardi euro perlopiù per effetto della Business unit Brasile che ha riportato un calo di 543 milioni (-12,1%), anche se la crescita organica è stata del 5%. La Business Unit Domestic riporta invece un -1,1% (organica -0,6%).

L'EBITDA ha registrato un calo dell'1,% a 7,7 miliardi di euro, ma escludendo le partite non ricorrenti si attesta a 8,1 miliardi (-3,4%). Le svalutazioni pesano sull'EBIT che scivola del 77,9% a 727 milioni di euro.

A fine 2018 l'indebitamento finanziario netto rettificato di Telecom Italia è calato marginalmente a 25,27 miliardi dai 25,31 miliardi di fine 2017, nonostante il pagamento della prima tranche delle licenze 5G per 0,5 miliardi di euro che hanno pesato soprattutto nel 4° trimestre.

Dividendo alle azioni di risparmio

Sulla base di questi risultati il CdA di TIM ha proposto un dividendo per le azioni di risparmio pari a 2,75 eurocent, che sarà approvato dall'Assemblea degli azionisti convocata il 29 marzo 2019. Il dividendo sarà in pagamento a partire dal prossimo 26 giugno 2019, mentre la data di stacco cedola sarà il 24 giugno 2019.

Pieni poteri esecutivi a Gubitosi per gestione

Il CdA di TIM ha deliberato il superamento dell'esclusione dal perimetro di delega dell'Ad, Luigi Gubitosi, dei poteri già attribuiti al responsabile di Security, in quanto Delegato alla sicurezza ai sensi della disciplina Golden Power. Pertanto anche lui risponderà gerarchicamente all'Ad, che viene a concentrare presso di sé tutti i poteri esecutivi per la gestione dell'azienda.


Il Piano "TIMe to deliver and delever"

TIM ha fissato pochi e chiari obiettivi per il piano 2019-2021, con una strategia che rappresenta una discontinuità con il passato e si concentra sull'Execution come elemento chiave della trasformazione organica di TIM, contestualmente ad iniziative su opzioni strategiche in grado di liberare valore. "Il forte focus sull'Execution - si sottolinea - costituisce un pilastro del Piano che richiederà interventi sui processi, sull’organizzazione e sulla cultura aziendale".

I target finanziari vedono entro il 2021: una riduzione del debito a 22 miliardi di euro, Equity Free Cash Flow cumulato previsto attorno a 3,5 miliardi di euro, i ricavi di gruppo organici da servizi sono previsti in leggera riduzione (low single-digit) nel 2019 mentre una crescita (low single-digit) è prevista sia nel 2020 sia nel 2021, l’EBITDA organico di gruppo è previsto in leggera riduzione (low single-digit) nel 2019, mentre una crescita (low single-digit) è prevista sia nel 2020 sia nel 2021.

Gli obiettivi indicati includono la riduzione del debito, un ritorno sostenibile sul capitale investito, l'ottimizzazione del capitale investito tramite condivisione delle reti, il rilancio il business domestico con focus su qualità, dimensioni di TIM e competenze tecniche, il rafforzamento del Brasile sfruttando opportunità di crescita e proseguendo la migrazione al postpaid

Ai fini della riduzione del debito vi sarà anche una funzione dedicata assicurerà la realizzazione di iniziative di taglio dei costi già identificate che porteranno a un decremento dell’8% sulla base costi aggredibile.

Per lo sviluppo sono poi state già intraprese alcune azioni, ad esempio nel Mobile, tramite l’accordo con Vodafone per il 5G in Italia. Già avviate trattative con Open Fiber per valutare tutte le opzioni possibili inclusa una completa combinazione delle Reti fisse (firmato un accordo di riservatezza e nominati gli advisor finanziari). Ricevuta un'ulteriore offerta non vincolante per Persidera ed avviate trattative in esclusiva. Previsto anche il rilancio di Sparkle sotto una nuova guida, ma si valutano anche più opzioni strategiche incluse eventuali partnership per accelerare la crescita.
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