(Teleborsa) - Partito con una
dotazione iniziale di 1 miliardo di euro ed
aspirando ad arrivare ai 2 miliardi di euro, il
Fondo Nazionale Innovazione è divenuto realtà.
Il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro
Luigi Di Maio ha presentato oggi a Torino il Fondo
verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.
Lo
strumento operativo di intervento del Fondo Nazionale è il
Venture Capital, ovvero investimenti diretti e indiretti in startup, scaleup e PMI innovative, a "difesa" dell'italianità delle imprese, della proprietà intellettuale e altri asset strategici. Tecnicamente, il Fondo è un
soggetto multifondo che prende la forma di
SGR (società di gestione del risparmio) ed
investe direttamente o indirettamente in startup, scaleup e PMI innovative con l'acquisizione di quote di minoranza. Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del FNI in modo selettivo.
I principi cui si ispira il Fondo Nazionale Innovazione sono:
Inclusione per cui è accessibile a tutti, imprese, cittadini e territori;
Crescita che significa usare questo strumento in senso anticiclicoe farlo diventare volano di crescita;
Ruolo di presidio strategico, garantendo alle nostre startup e PMI innovative tutto il supporto strategico necessario in una logica di sistema;
Ecosistema, accelerando la maturazione del nostro sistema dell’innovazione.;
Leadership internazionale, operando concretamente per attrarre in Italia grandi e qualificati operatori ed investitori VC europei e internazionali, inclusi Fondi Sovrani, e grandi aziende internazionali.
L’impatto complessivo del FNI sul sistema dell’innovazione italiano può essere decisivo - afferma il MISE poiché può rendere l’Italia uno dei paesi più competitivi in Europa
in appena due anni.