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Industria, Istat: a gennaio balzo della produzione

Primo aumento dopo quattro mesi di cali continui

Economia, Macroeconomia
Industria, Istat: a gennaio balzo della produzione
(Teleborsa) - A gennaio, torna a crescere la produzione industriale italiano, che registra la prima variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi di cali continui. Nonostante questa dinamica espansiva, la variazione su base trimestrale rimane "ampiamente negativa", mentre su base annua si attenua la caduta registrata negli ultimi mesi. Lo rileva l'Istat che sottolinea come il miglioramento, sia tendenziale sia congiunturale, sia avvenuto anche grazie al "rilevante contributo positivo del settore energetico".



Secondo il report dell'Istituto di Statistica, l’indice destagionalizzato aumenta dell’1,7% rispetto a dicembre. Nella media del trimestre novembre-gennaio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti diffusi a tutti i comparti; aumenta in misura marcata l’energia (+6,4%) e, con una dinamica meno accentuata, crescono anche i beni di consumo (+2,4%), i beni intermedi (+1,0%) e i beni strumentali (+0,3%).

Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2019 l’indice è diminuito in termini tendenziali dello 0,8% (i giorni lavorativi sono stati 22, come a gennaio 2018).

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a gennaio 2019 un accentuato aumento tendenziale per l’energia (+11,7%); diminuiscono invece i beni intermedi (-3,3%), i beni di consumo (-2,7%) e, in misura più contenuta i beni strumentali (-1,7%).

I settori di attività economica che registrano le variazioni tendenziali positive più rilevanti sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+14,8%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,4%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+2,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-10,5%), nella metallurgia e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (-8,8%) e nell'attività estrattive (-4,6%).
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