(Teleborsa) - C'è il
rischio che l'attentato in
Nuova Zelanda possa innescare gesti di
"emulazione" o "ritorsione" da parte islamica, anche in altre parti del mondo.
A lanciare l'allarme è una circolare che il dipartimento di Pubblica Sicurezza ha inviato a tutte le questure e le prefetture dopo la strage nelle
moschee neozelandesi costata la vita a 49 persone.
LA STRAGE DEGLI ISLAMICI - Alle
13.45 locali, un australiano di 28 anni,
Brenton Tarrant, è entrato in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante le preghiere del venerdì e ha fatto fuoco:
i morti sono 49, 48 i feriti. L'attentatore, secondo le prime ricostruzioni un estremista di destra, ha ripreso la strage in diretta
streaming e l'ha pubblicata su
Facebook. Il video di 17 minuti è stato poi
rimosso dal social network
. L'uomo ha anche diffuso un “manifesto” anti-immigrati di 74 pagine.
MATTARELLA, SEGNALE DI ALLARME GRAVISSIMO - "Quanto avvenuto dall'altra parte del mondo, in Nuova Zelanda è un segnale d'allarme gravissimo". Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
CONTE, INACCETTABILE ODIO E VIOLENZA - Sgomento per quanto accaduto in Nuova Zelanda anche da parte del
Premier Giuseppe Conte che su Twitter scrive:
"Il mio cordoglio per le vittime e il mio partecipe pensiero ai feriti dei vili attacchi di #Christchurch. Persone inermi colpite mentre erano in un luogo di preghiera.
È inaccettabile qualunque forma di intolleranza, odio e violenza"."ORRORE E PROFONDA TRISTEZZA", scrive invece su Twitter il Presidente della Commissione europea
Jean-Claude Juncker. Che aggiunge: "L'Unione europea starà sempre dalla parte della Nuova Zelanda e contro coloro che vogliono annientare le nostre società e il nostro stile di vita".
Nel frattempo continuano ad arrivare
messaggi di cordoglio e solidarietà da tutto il mondo.