(Teleborsa) -
Ultimo Opening Bell della settimana in rosso per Wall Street che dà inizio alle contrattazioni non proprio in maniera splendente a causa dei dati macroeconomici provenienti dal Vecchio Continente.
Il valore preliminare sull'attività manifatturiera nell'eurozona risulta infatti registrare il peggior calo dal 2013, elemento che preoccupa i mercati per una possibile ripercussione a livello mondiale.
A causa di questo fattore New York arranca sotto la parità, con il
Dow Jones, che scende a 25.811,93 punti e lascia scarto percentuale dello 0,58%. Sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità lo
S&P-500, che retrocede a 2.841,03 punti. Ottima la prestazione, invece il
Nasdaq 100 (+1,52%); sotto la parità lo
S&P 100, che mostra un calo dello 0,51%.
Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per i comparti
informatica (+2,47%),
beni di consumo secondari (+1,32%) e
beni di consumo per l'ufficio (+1,19%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Home Depot (+2,07%),
IBM (+1,30%),
United Technologies (+1,22%) e
Verizon Communication (+1,09%). Le peggiori performance, invece, si registrano su
Nike, che ottiene -3,48%.
Nulla di fatto per
Walt Disney, che passa di mano sulla parità.
In rosso
Goldman Sachs, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,20%.
Discesa modesta per
JP Morgan, che cede un piccolo -0,88%.
Unico titolo in positivo del Nasdaq-100,
Henry Schein mette a segno un +1,78%. Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Cintas, che prosegue le contrattazioni a -3,63%.
Lettera su
Lululemon Athletica, che registra un importante calo del 2,11%.
Spicca la prestazione negativa di
Micron Technology, che scende dell'1,84%.
Western Digital scende dell'1,66%.