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Bankitalia, Visco: "Risultato superiore al 2017". Utile balza a 6,24 miliardi

Dividendi per 340 milioni, allo Stato vanno 5,7 miliardi. È quanto emerge dal bilancio di via Nazionale presentato questa mattina all'Assemblea dei Partecipanti

Economia
Bankitalia, Visco: "Risultato superiore al 2017". Utile balza a 6,24 miliardi
(Teleborsa) - Forte aumento dell'utile della Banca d'Italia che chiude il 2018 con un utile netto di 6,24 miliardi, 3,9 miliardi in più rispetto all'anno precedente. Allo Stato vanno 5,71 miliardi, un ammontare superiore di 2,3 miliardi rispetto al 2017, mentre il dividendo complessivo sarà di importo uguale agli ultimi anni: 340 milioni, pari al 4,5% del capitale di cui 227 "effettivamente erogati" ai partecipanti al capitale e 113 milioni destinati alla riserva ordinaria della Banca. A presentare il bilancio di via Nazionale è stato, questa mattina, il Governatore Ignazio Visco aprendo l'Assemblea ordinaria dei Partecipanti.

"È un risultato considerevolmente superiore a quello del 2017, che pure rappresentava il livello più elevato mai raggiunto dall'istituto" ha affermato Visco. Tra le motivazioni che hanno contribuito al miglioramento del risultato, il Governatore ha segnalato "l'ulteriore aumento delle consistenze dei titoli detenuti per finalità di politica monetaria e una minore esigenza di accantonamento ai fondi patrimoniali a fronte dei rischi di bilancio".

Visco ha, inoltre, sottolineato che dopo quattro anni di acquisti di titoli per il Qe della Bce, "il bilancio della Banca d'Italia e quello dell'Eurosistema sono raddoppiati, i titoli riconducibili a finalità di politica monetaria sono cresciuti di circa dieci volte; l'utile lordo, prima delle imposte e degli accantonamenti patrimoniali necessari per fronteggiare i rischi assunti, è cresciuto del 50%, portandosi a 8,9 miliardi".

"Desidero ricordare – ha aggiunto Visco – che la legge di riforma, nel confermare la struttura associativa di tipo privatistico, non ha cambiato la natura della Banca d'Italia: un istituto di diritto pubblico che svolge le funzioni di interesse generale attribuitegli dall'ordinamento italiano ed europeo".

Nel corso della sua relazione all'Assemblea generale non è mancato, infine, un cenno del Governatore alla questione delle riserve auree. "Le riserve auree sono gestite da Bankitalia e non si possono toccare. I partecipanti al capitale – ha precisato Visco – non hanno alcun diritto sulle riserve auree e valutarie della Banca d'Italia, la cui detenzione e gestione costituisce uno dei compiti fondamentali assegnati alle banche centrali dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea". "Il Trattato – ha concluso il Governatore – fa riferimento al compito di detenere le riserve e svolgere su di esse tutti gli atti giuridici di disposizione che rientrano nel concetto di gestione: nel nostro ordinamento tale assetto si realizza con il diritto di proprietà".





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