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TIM, pace fatta in assemblea tra Vivendi ed Elliott

Per il fondo americano quella di oggi è "una vittoria per la società e apre la strada verso la stabilità e la creazione di valore per tutti gli azionisti"

Economia
TIM, pace fatta in assemblea tra Vivendi ed Elliott
(Teleborsa) - Si è conclusa senza troppi scossoni la tanto attesa assemblea di Telecom Italia, con il ritiro da parte di Vivendi della proposta di revoca dei 5 consiglieri in quota Elliott. "Siamo stati molto corretti e fatto un gesto per il bene di lungo termine della società", ha spiegato il portavoce dell'azienda francese che detiene quasi il 24% del capitale di TIM.

Soddisfatto Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato della compagnia telefonica italiana. "Tutte le paci iniziano dalle tregue", ha commentato. "Siamo tutti molto soddisfatti, io il consiglio e gli azionisti perché avete visto che si è deciso con una percentuale elevatissima. Quindi tutti i grandi hanno votato a favore di eliminare un tema di contenzioso e quindi oggi è stato un primo passo di una lunga marcia che faremo assieme, per ristabilire rapporti molto più distesi e collaborativi tra gli azionisti".
Il board resta quello "attuale che è stato nominato un anno fa e dura tre anni", ha precisato poi Gubitosi.

Per il fondo americano quella di oggi è "una vittoria per la società e apre la strada verso la stabilità e la creazione di valore per tutti gli azionisti". Elliott "appoggia pienamente l'AD Gubitosi, il management e l'attuale board indipendente e si attende un dialogo costruttivo con tutti i soci per perseguire un percorso di massimizzazione del valore per TIM".

I soci di TIM hanno approvato il bilancio al 31 dicembre 2018, che si è chiuso con una perdita netta di 1.854 milioni di euro, coperta mediante utilizzo di riserve; il pagamento alle sole azioni di risparmio del dividendo privilegiato mediante distribuzione di riserve in ragione di 2,75 cent per azione. Il Board, invece, non ha approvato la politica di remunerazione della Società per l’esercizio 2019; ha respinto l'aggiornamento del Long-Term Incentive Plan 2018. Conferito l'incarico di revisore per il periodo 2019-2027 a Ernst & Young.


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