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Brexit, Ifo: "Hard Brexit pericolosa per l'eurozona"

Secondo l'istituto tedesco di statistica sarebbe uno choc che metterebbe a rischio recessione anche la Germania

Economia, Politica
Brexit, Ifo: "Hard Brexit pericolosa per l'eurozona"
(Teleborsa) - Una hard Brexit sarebbe un rischio enorme non solo per il Regno Unito ma per tutta l'Eurozona, Germania compresa, tanto da mettere anche Berlino a rischio recessione. L'allarme arriva da Clemens Fuest, presidente dell'Ifo, l'istituto tedesco di statistica, interpellato a margine del workshop Ambrosetti.



"Attualmente la crescita economica nell'eurozona e in Germania è così debole che una hard Brexit potrebbe essere uno choc in grado di farci entrare in recessione. Questa è una ragione per cui è pericolosa fin da ora", ha spiegato Fuest.

"Nel lungo termine sarebbe pericolosa perché minerebbe la cooperazione politica e la fiducia degli investitori", ha aggiunto. L'industria europea nel suo complesso, ha dichiarato ancora Fuest, "sta soffrendo di un rallentamento della domanda totale e della domanda interna, non è solo un problema tedesco, ma di tutta l'eurozona".

La via d'uscita, ha sottolineato, "penso che sia introdurre riforme che sostengano la fiducia degli investitori", a cui andrebbe affiancato anche il superamento delle divisioni attuali in Europa, "le divisioni tra Roma e Bruxelles, le divisioni tra Regno Unito e UE. Dobbiamo uscirne per tornare a concentrarci sui temi di politica economica", ha concluso.

La posizione in Europa non è certo univoca. Se Berlino sembra più aperta a un nuovo accordo, dalla Francia arriva un nuovo no. Secondo quanto riporta il Guardian, Parigi non sarebbe favorevole a concedere la proroga chiesta da Theresa May senza un piano concreto che abbia l'accordo del Parlamento inglese. In caso contrario, sarebbe lecito pensare che Londra abbia scelto di lasciare l'Unione anche senza un accordo.

La conferma arriva dalle parole della ministra agli Affari Europei Amélie de Montchalin rilasciate al quotidiano britannico. "Il Consiglio europeo ha preso una decisione chiara il 21 marzo", ha affermato la ministra in merito alla lettera inviata da May. "Per avere un'altra proroga il Regno Unito dovrebbe proporre un piano chiaro e credibile con un sostegno politico. In assenza di tale piano, dovremmo riconoscere che il Regno Unito ha scelto di lasciare l'UE in modo disordinato", è la sua conclusione.
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