(Teleborsa) -
Chiudono in rialzo Piazza Affari e le principali Borse del Vecchio Continente grazie al dato riguardante
l'inflazione nell'eurozona che ha disilluso positivamente le attese degli analisti. Questa indicazione porta a ben sperare i mercati per quanto riguarda le prossime operazioni promosse dalla banca centrale europea e proprio ad evidente prova del pronostico, gli acquisti predominanti in giornata si sono riversati sul settore bancaria.
Poco mosso lo
S&P-500, che segna a Wall Street un -0,19%.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,13. Nessuna variazione significativa per l'
oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.274,5 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,05%.
Invariato lo
spread, che si posiziona a +254 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 2,62%.
Tra le principali Borse europee Francoforte avanza dello 0,43%, ferma
Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e si muove in modesto rialzo
Parigi, evidenziando un incremento dello 0,62%.
Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il
FTSE MIB che sale dello 0,37% a 22.001 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da cinque guadagni consecutivi, innescata giovedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il
FTSE Italia All-Share, che si porta a 24.049 punti. Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,43%), come il FTSE Italia Star (-0,9%).
A Piazza Affari il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,78 miliardi di euro, in calo del 4,46%, rispetto ai 2,91 miliardi della vigilia; per quanto concerne i volumi, questi si sono attestati a 0,85 miliardi di azioni, rispetto ai 0,81 miliardi precedenti.
Tra i 221 titoli trattati, 124 hanno chiuso in flessione, mentre 72 azioni hanno terminato la seduta di oggi in progresso. Stabili le restanti 25 azioni.
In luce sul listino milanese i comparti
assicurativo (+1,66%),
tecnologia (+1,28%) e
materie prime (+1,25%). Tra i più negativi della lista del listino azionario italiano, troviamo i comparti
viaggi e intrattenimento (-5,44%),
sanitario (-2,67%) e
alimentare (-0,89%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Poste Italiane (+5,71%),
Prysmian (+4,09%),
UBI Banca (+3,67%) e
BPER (+2,65%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Juventus, che ha archiviato la seduta a -17,63%.
In caduta libera
Diasorin, che affonda del 3,68%.
Pesante
Amplifon, che segna una discesa di ben -3,65 punti percentuali.
Si concentrano le vendite su
Recordati, che soffre un calo dell'1,66%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
CIR (+2,65%),
Banca Popolare di Sondrio (+2,34%),
Aeroporto di Bologna (+1,77%) e
Credito Valtellinese (+1,74%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Tinexta, che ha terminato le contrattazioni a -3,45%.
Seduta drammatica per
Anima Holding, che crolla del 2,42%.
Sensibili perdite per
Gima TT, in calo del 2,20%.
Vendite su
De' Longhi, che registra un ribasso dell'1,90%.