(Teleborsa) - Svolta digitale nel quartiere fieristico riminese. Come preannunciato nei mesi scorsi,
Italian Exhibition Group (Ieg) in partnership con il colosso statunitense Ruckus e l'italiana Samu hanno dato il via al progetto di innovazione dell'infrastruttura di rete della Fiera di Rimini. Grazie a soluzioni tecnologiche di ultima generazione
la Fiera di Rimini si è trasformata in un gigantesco hot spot provvisto di 25 km di fibra ottica e di una rete cablata capace di gestire la banda di comunicazione tra gli switch pari a 160Gb/s. Al servizio di espositori e buyers vi sono accorgimenti digitalizzati all'avanguardia tra cui
automazione, sistemi di videosorveglianza e servizi di geolocalizzazione. Il sistema è articolato secondo una
modularità e flessibilità che lo predispone, già, alla riprogettazione necessaria in vista dell'avvento della tecnologia 5G che – secondo le stime del Next Generation Mobile Networks – entro il 2025 rivoluzionerà il mondo della comunicazione con oltre 75 miliardi di oggetti in grado di connettersi tra loro.
Il primo test del nuovo sistema di rete della Fiera di Rimini è avvenuto a gennaio con Sigep 2019, il salone mondiale del dolciario artigianale, le conferme sono arrivate nei giorni scorsi con il Mir - Music Inside Rimini e il Macfrut e
l'avvio definitivo coinciderà in questi giorni con il RiminiWellness (in scena dal 30 maggio al 2 giugno) che nel 2018 ha potuto contare 250 mila presenze, 20 mila operatori e 400 aziende.
L'innovazione digitale del quartiere fieristico riminese è volta a favorire non solo le attività sul quartiere ma anche la
prospettiva economica: per l'Imperial College of London, infatti,
un + 10% d'utilizzo della banda larga mobile produce una ricaduta sul business globale fino al 2,8%.Prossimo step, per Ieg, è l'innovazione digitale del quartiere fieristico di Vicenza, sempre di proprietà del Gruppo.(Foto: Italian Exhibition Group)