(Teleborsa) - Mette subito sul tavolo
"l'arma" dei soldi l'ex Ministro degli Esteri britannico
Boris Johnson, favorito nella corsa per la successione a
Theresa May come Leader dei conservatori-e prossimo Primo Ministro del Regno Unito - che sfida l
'UE: un accordo migliore o niente pagamento del conto di divorzio. Il riferimento, tutt'altro che nascosto, è ai
39 miliardi di sterline sottoscritti dal Governo May come liquidazione delle pendenze dovute per poter lasciare il club europeo. "I nostri amici e partner devono comprendere che questo denaro resterà custodito qui fino a quando non
avremo maggiore chiarezza sulla strada dell'avvenire". "Si pagherà - ha dichiarato in un'intervista al Sunday Times che apre ufficialmente la sua corsa per diventare l'inquilino di Downing Street - solo quando ci sarà
"migliore trasparenza sul percorso da seguire". Johnson, da sempre tra i principali alfieri della Brexit, ha avvertito: "I nostri amici e partner devono capire che non pagheremo fino a
quando non ci sarà più chiarezza sul percorso da seguire". Per ottenere un "buon accordo", "il denaro è un ottimo lubrificante", ha aggiunto avvertendo che Londra deve prepararsi all'eventualità di lasciare l'Ue il
31 ottobre senza una intesa.
"Sento una vera responsabilità personale, perché ho contribuito a quel risultato nel referendum del 2016" e
"ogni giorno penso a cosa dovremmo fare per ottenere il meglio da queste opportunità", ha concluso.