(Teleborsa) -
Sette capoluoghi di provincia al centrosinistra, sette al centrodestra, uno al Movimento 5 Stelle, uno a liste civiche di centrosinistra. Questi i risultati dei
ballottaggi del 9 giugno per le elezioni in 186 comuni italiani. Per la prima volta, dal Dopoguerra a oggi,
il centrosinistra perde la guida di Ferrara dove è stato eletto il sindaco leghista Alan Fabbri distaccando il centrosinistra dietro di oltre dieci punti percentuali.
Passa al centrodestra anche Forlì. Il
centrosinistra tiene a
Cremona, Prato, Reggio Emilia, Cesena, Rovigo e Verbania, Avellino – strappata al M5S con una lista civica – e recupera
Livorno con Luca Salvetti, che riconquista la città che aveva perso cinque anni fa. Al
centrodestra, oltre a
Ferrara e Forlì, vanno
Potenza, Ascoli Piceno, Vercelli, Biella e Foggia. Il
Movimento 5 Stelle vince a Campobasso, l'unico capoluogo di provincia dove era impegnato in questa tornata di ballottaggi. La
Lega, insieme al centrodestra, ha conquistato anche un'altra storica roccaforte rossa, quella di
Novi Ligure, città della Pernigotti. In
Umbria il centrodestra batte il centrosinistra per 4-1, lasciando agli avversari solo Gubbio.Complice anche il primo weekend di sole, l'
affluenza alle urne è stata al di sotto delle previsioni col 52,1%, facendo registrare un
crollo del 16% rispetto al primo turno delle amministrative.
Nella notte
Matteo Salvini ha espresso, su Twitter, soddisfazione per i risultati: "Straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi, abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant'anni!". "Belle vittorie e belle conferme. Grazie a tutte e tutti. Grazie ha chi ha combattuto L'alternativa a Salvini c'è ed è un nuovo centrosinistra. E siamo solo all'inizio" è stato, invece, il commento
del
segretario del Pd, Nicola Zingaretti.