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Previdenza complementare, 7,9 milioni di iscritti nel 2018 (+4,9%)

La COVIP ha presentato la relazione sull'anno 2018 alla Camera

Economia, Finanza
Previdenza complementare, 7,9 milioni di iscritti nel 2018 (+4,9%)
(Teleborsa) - A fine 2018, la previdenza complementare contava 398 forme pensionistiche - 33 fondi pensione negoziali, 43 fondi pensione aperti, 70 piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (PIP) e 251 fondi pensione preesistenti- con 7,9 milioni di iscritti, il 4,9% in più rispetto al 2017 e corrispondenti al 30,2% delle forze di lavoro. A tale numero di iscritti corrisponde un numero di posizioni in essere di 8,7 milioni: a ogni 10 iscritti corrispondono mediamente 11 posizioni, dato che risulta in linea con quanto riportato nel 2017.

E' quanto emerge dalla relazione annuale della COVIP, la commissione di vigilanza sui Fondi pensione, presentata alla Camera dal suo Presidente Mario Padula.

"Nelle società che, come quella italiana, invecchiano, particolare urgenza assume il tema della sostenibilità finanziaria dei sistemi
previdenziali", ha esordito il Presidente, aggiungendo parlando poi della sostenibilità sociale e dell'inclusività del sistema pensionistico.

Tornando alla relazione, gli iscritti ai nuovi PIP si attestano a 3,1 milioni (+5,4%), quelli ai fondi negoziali 3 milioni (+6,8%), quelli ai fondi aperti oltre 1,4 milioni (+6,4%) e quelli ai fondi preesistenti poco più di 600 mila. La distribuzione per età conta una predominanza di classi intermedie e più prossime a pensionamento: il 54,7% degli iscritti fra 35 e 54 anni, il 27,6% ha almeno 55 anni. Quanto all'area geografica, la maggior parte degli iscritti risiede nelle regioni del Nord (56,8 per cento).

Le risorse complessivamente destinate alle prestazioni sono pari a 167,1 miliardi di euro, il 3% in più rispetto al 2017, pari al 9,5% del PIL e al 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. L’aumento delle risorse, circa 4,8 miliardi di euro, è stato determinato da contributi per 16,3 miliardi, a fronte di uscite per prestazioni e altre voci della gestione previdenziale per 8,6 miliardi; il saldo della gestione finanziaria è stato negativo per circa 2,9 miliardi di euro.


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