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Sblocca cantieri, via libera del decreto alla Camera. I punti principali

Salutato con entusiasmo dal Governo, il provvedimento per Pd e Cgil "apre la strada alle infiltrazioni mafiose e allo sfruttamento dei lavoratori"

Economia
Sblocca cantieri, via libera del decreto alla Camera. I punti principali
(Teleborsa) - "Dopo un intenso lavoro del Governo e del Parlamento il decreto Sblocca cantieri è legge. Grazie a tutti i Parlamentari che hanno contribuito a questo risultato. Ora siamo nella condizione di accelerare sul completamento delle opere infrastrutturali e sui cantieri ancora aperti". Con queste parole, ieri sera, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha salutato l'approvazione alla Camera – con 259 voti favorevoli, 75 contrari e 45 astenuti – del provvedimento che ha messo a serio rischio la tenuta del Governo. Dopo il via libera di Montecitorio, il decreto Sblocca cantieri attende, ora, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l'approvazione di una ventina di decreti attuativi.

"Ora che lo SbloccaCantieri è definitivamente legge, avanti con le strutture commissariali per accelerare le opere a rilento, con la delega e il tavolo su Regolamento unico per la riforma organica del Codice. L'Italia riparte anche con infrastrutture sempre migliori", ha commentato il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli. "Significa nuovo ossigeno alle nostre imprese, nuovi posti di lavoro e una grande spinta verso la crescita – ha affermato il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio –. Con meno burocrazia, più trasparenza e tempi rapidi, oggi facciamo ripartire i cantieri e l'occupazione, rimettendo in moto l'economia e un settore chiave come quello delle costruzioni". "Siamo orgogliosi di liberare il sistema Paese" è, invece, il commento della Lega. Un entusiasmo non condiviso dall'opposizione dalla quale sono arrivati duri attacchi al provvedimento. "Non sblocca alcuna opera ed è molto dannoso perché liberalizza tutto, apre la strada alle infiltrazioni mafiose e allo sfruttamento dei lavoratori dal momento che tornano gli affidamenti al massimo ribasso, i subappalti liberi, le varianti, gli affidamenti diretti. Aggiudicare le opere in questo modo vuol dire aggiudicarle sulla pelle dei lavoratori, sulle loro tutele, sulla loro sicurezza, sulla loro vita" ha affermato il presidente dei deputati Pd, Graziano Delrio. Una linea condivisa anche dal segretario della Cgil Maurizio Landini: "Anziché togliere la burocrazia, toglie i controlli e reintroduce una cosa inventata da Berlusconi come il general contractor. Spesso è dal subappalto che entra la criminalità organizzata".

Riforma del Codice degli appalti e dell'albo Anac; commissari straordinari con "super poteri" per accelerare i lavori delle opere prioritarie come dighe, ponti, strade, gallerie; nuovi aiuti alle zone colpite dai terremoti degli ultimi anni; telecamere negli asili e nelle strutture per anziani. Sono queste alcune delle novità contenute nel testo che in totale conta 49 articoli suddivisi in 3 capi.

I PUNTI PRINCIPALI CONTENUTI NELLO SBLOCCA CANTIERI

Soglia subappalto al 40% – L'affidamento del subappalto non può superare il 40% dell'importo complessivo del contratto di lavori. Il limite è stato abbassato rispetto al 50% previsto dal testo originario del decreto ma comunque alzato rispetto al 30% del Codice degli appalti.

Comuni liberi di fare gare – È sospeso fino al 20 dicembre 2020 l'obbligo per i Comuni non capoluogo di fare gare attraverso le stazioni appaltanti.

Esteso l'appalto integrato – È congelato per due anni il divieto del ricorso all'affidamento congiunto della progettazione e dell'esecuzione dei lavori.

Cambiano gli importi per l'affidamento dei lavori – Tra i 40 e i 150 mila euro è previsto un affidamento diretto previa consultazione di tre operatori. Tra i 150 mila e i 350 si prevede una procedura negoziata con la consultazione di almeno 10 operatori, che diventano 15 fino a un milione.

Scudo per revoca concessioni – La firma dei funzionari pubblici all'eventuale cessazione anticipata di una concessione autostradale passa attraverso il vaglio della Corte dei conti, in modo da escludere la colpa grave del dirigente.

Commissari per Gran Sasso e Mose – Arrivano i commissari straordinari per il completamento del Mose e per il Gran Sasso. In generale è previsto che per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari il governo possa nominare uno o più commissari straordinari che potranno agire in deroga alle legge in materia di contratti pubblici.

Telecamere negli asili – Viene finanziata con un fondo di 160 milioni l'installazione di telecamere nelle scuole dell'infanzia statali e paritarie e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.

Più tempo ai Comuni per messa in sicurezza – Spostato dal 15 maggio al 10 luglio il termine per iniziare l'esecuzione dei lavori per i piccoli comuni che abbiano avviato la progettazione per gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici.

Arriva "Italia Infrastrutture" – Per garantire la cantierizzazione celere delle opere pubbliche arriva dal primo settembre 2019 una società ad hoc con capitale sociale di 10 milioni di euro.

Semplificazioni nelle zone sismiche – La denuncia dei materiali e sistemi costruttivi utilizzati dal costruttore allo sportello unico può avvenire anche tramite Pec. Inoltre il Mit può autorizzare altri laboratori, oltre quelli ufficiali, per prove e controlli sui materiali.

Scuole aperte nel Centro Italia e a Ischia –
Ci sono le coperture per garantire la continuità scolastica anche laddove il numero degli alunni risulta inferiore alla soglia minima.

"Alert calamità" sui cellulari – Istituito un nuovo sistema di comunicazione di emergenza per tutte le calamità, "It-alert", che invierà in tempo reale messaggi a tutti i telefonini presenti nelle aree interessate.

Ex Coni Servizi diventa stazione appaltante – Dal primo gennaio 2020, la società Sport e Salute (l'ex Coni servizi), ha la qualifica di centrale di committenza per gli appalti pubblici per le scelte di politica pubblica sportiva.

Competenze per trattamento rifiuti a Regioni – Alle Regioni viene data la competenza per le autorizzazioni agli impianti volti al trattamento dei rifiuti, il cosiddetto "end of waste".





















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