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Alitalia, Tria su Atlantia: "Partner industriale serio"

Il Ministro dell'Economia commenta la svolta sul dossier Alitalia con il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello State Italiane che ha individuato Atlantia quale partner da affiancare a Delta Air Lines e Tesoro

Economia, Politica, Trasporti
Alitalia, Tria su Atlantia: "Partner industriale serio"
(Teleborsa) - Nella giornata di ieri, lunedì 15 luglio, a tenere banco è stata senza dubbio la svolta sul dossier Alitalia con il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello State Italiane che, al termine di un vertice fiume, dopo aver valutato le conferme di interesse pervenute, ha individuato Atlantia quale partner da affiancare a Delta Air Lines e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La holding controllata
dalla famiglia Benetton è stata dunque preferita al gruppo Toto, Claudio Lotito e al patron di Avianca German Efremovich.

TRIA SU ATLANTIA , SEMAFORO VERDE - Perchè Alitalia possa nuovamente decollare è necessario un "piano serio" e che si rispettino le "norme europee" e Atlantia è un "partner industriale serio". Queste le parole del Ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ospite nella trasmissione "Quarta Repubblica" su Rete4.

SULLA FLAT TAX - Non è mancato un passaggio sulla Flat Tax, altro argomento caldo sul quale si fa un gran discutere da tempo: "Se c'è una cosa su cui sono d'accordo è la flat tax ma bisogna saperla fare".

Uno sguardo poi alla situazione globale che ovviamente è ancora piena di ostacoli: "Oggi è difficile dire" che l'economia italiana "vada bene, ha un tasso di crescita vicino allo zero ma bisogna vedere il contesto" che è di "rallentamento forte del commercio internazionale" e una "riduzione forte della crescita della Germania che in genere cresce più dell'Italia". E' "chiaro che in questo contesto quasi quasi possiamo accontentarci perchè c'è una situazione di stabilizzazione" contrariamente allo scorso anno che si era registrata una recessione tecnica.

SPREAD, QUESTIONE DI FIDUCIA - Per fortuna, però, non mancano segnali positivi, seppur timidi, che fanno ben sperare in ottica futura: "Lo spread è un indicatore e sta andando bene. Stiamo finanziando ora il debito pubblico a tassi di interesse bassi" ed è "un minimo storico". Questo "significa che abbiamo riconquistato la fiducia dei mercati e dobbiamo mantenerla".
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