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Carige, salvataggio più vicino: raggiunta l'intesa tra Fitd e Cassa Centrale Banca

Allo scadere dell'ultimatum della BCE arriva l'intesa con la holding delle banche cooperative trentine: trovati i 900 milioni per il rafforzamento patrimoniale

Economia, Finanza
Carige, salvataggio più vicino: raggiunta l'intesa tra Fitd e Cassa Centrale Banca
(Teleborsa) - Salvataggio al fotofinish sempre più vicino per Carige. Le indiscrezione dei giorni scorsi hanno infatti trovato conferma e nell'ultimo giorno disponibile, come da richiesta della BCE, è arrivato l'accordo tra il Fondo interbancario di tutela dei depositi e Cassa Centrale Banca, istituto centrale delle banche popolari del Trentino.

Dopo la tensione e con il rischio che saltasse tutto, è arrivata l'intesa che prevede il rafforzamento patrimoniale dell'istituto ligure da 900 milioni così suddivisi: 700 milioni di aumento vero e proprio, di cui poco meno del 10% riservata a Ccb per un totale di circa 70 milioni, e 200 di bond subordinati che vedrebbe Cassa Centrale Banca impegnata per circa 100 milioni, accanto a Credito Sportivo e a Medio Credito Centrale.

L'accordo è il preludio al salvataggio di Carige, secondo le direttive richieste dall'Eurotower: trovati i 900 milioni richiesti e un nuovo socio industriale, con la cessione dei crediti deteriorati, ora bisognerà attendere il via libera della BCE che potrebbe arrivare già la prossima settimana. L'autorità di vigilanza dovrò infatti vagliare il piano e dare il suo assenso alla ristrutturazione dell'istituto ligure.

Altro tassello che ancora deve trovare il giusto incastro riguarda il ruolo della Malacalza Investimenti, al momento primo azionista forte di un investimento da 423 milioni che ha tenuto finora a galla Carige. A loro infatti sarà richiesto di prendere parte all'aumento di capitale e comunque il loro apporto sarà decisivo visto che il piano dovrà essere approvato dall'intera assemblea.

Anche i sindacati in una nota unitaria hanno insistito "sulla necessità che tutti i soggetti coinvolti nella capitalizzazione" della banca, su cui dovrà deliberare l'assemblea nella quale sarà decisivo il voto della famiglia Malacalza, "si esprimano formalmente con la chiarezza dovuta e che lavorino per una soluzione che vada nella direzione di garantire continuità aziendale e occupazionale al Gruppo Carige e che consenta alle Banche del Gruppo di continuare a fare le Banche".


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