(Teleborsa) -
Produzione industriale in giù a giugno, dopo l'ampio incremento registrato a maggio. Secondo i dati 'ISTAT, si è registrata una
riduzione dell 0,2% rispetto a maggio, con una
media del secondo trimestre pari a -0,7% (il primo trimestre si erta chiuso con un +1%).
Su mese, si registra un
aumento solo per l'energia (+2,4%), mentre diminuzioni si registrano per i
beni di consumo (-0,7%), i
beni intermedi (-0,6%) e, in misura più lieve, per i
beni strumentali (-0,1%).
La produzione inoltre è
diminuita dell'1,2% rispetto all'anno prima (i giorni lavorativi sono stati 20, contro i 21 di giugno 2018). Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano
un'accentuata crescita per l'energia (+3,4%); al contrario, diminuzioni contraddistinguono i
beni intermedi (-2,8%), i
beni strumentali (-1,7%) e i
beni di consumo (-0,1%).
I settori di attività economica che registrano la maggiore crescita tendenziale sono la
produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,0%), la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+5,3%) e le altre industrie (+4,6%). Le flessioni si registrano nella
fabbricazione di mezzi di trasporto (-7,6%), nelle
industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-7,1%) e nelle
attività estrattive (-5,6%).
L'ISTAT evidenzia che "l'ampliarsi della dinamica negativa in termini tendenziali, passando dal primo (-0,6%) al secondo trimestre (-1,1%) determina nei
primi sei mesi dell'anno, e al netto degli effetti di calendario, una
contrazione della produzione industriale (-0,8%), che è più marcata per il solo comparto
manifatturiero (-1,2%)".