(Teleborsa) - Ad un anno dal crollo del
Ponte Morandi, il Governo si è impegnato per mettere in atto una
rivoluzione copernicana nel monitoraggio e nella manutenzione delle infrastrutture, ma ha bisogno di tempo nonostante siano stati raggiunti
ottimi risultati.
Il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha pronto il Decreto per la nascita del
primo archivio informatico delle opere pubbliche, uno strumento pensato perché lo stato riesca a monitorare costantemente lo stato di tutte le infrastrutture italiane, così da
intervenire tempestivamente lì dove c'è bisogno di manutenzione. Pronti sono anche
Regolamento e Statuto dell'Ansfisa, la nuova Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, che rappresenta il
braccio operativo con cui lo stato vigilerà sulla salute delle infrastrutture.
Inoltre, in corso c'è un cambio netto di paradigma, come dichiara il MIT: gli uffici tecnici hanno compiuto
180 ispezioni straordinarie su ponti e viadotti autostradali, e l'imprinting sulla manutenzione si vede nei
250 milioni di euro stanziati per la ristrutturazione dei ponti sul Po e i suoi affluenti e nei
2,7 miliardi contenuti nel contratto di programma ANAS dedicati al monitoraggio e allo stato di salute delle strade.