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Istat, Italia: cala la disoccupazione e crescono gli occupati

Nel secondo trimestre del 2019 occupazione segna un rialzo dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti ma continua divario tra Nord e Sud

Economia, Macroeconomia
Istat, Italia: cala la disoccupazione e crescono gli occupati
(Teleborsa) - Migliora l'occupazione del nostro Paese nel secondo trimestre del 2019. Secondo i dati diffusi dall'Istat, in un contesto di calo della disoccupazione e dell'inattività, si registra un aumento dell'occupazione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.

In un periodo in cui le dinamiche del mercato del lavoro si inseriscono nella fase di sostanziale ristagno dell'attività economica del Paese, per le ore lavorate si osserva una lieve diminuzione su base congiunturale (-0,1%) e un rallentamento della crescita in termini tendenziali (+0,4%).

Per quanto riguarda il lato dell'offerta, il numero di persone occupate cresce in termini congiunturali, toccando, nel secondo trimestre del 2019, un incremento dello 0,6%, e migliorando il valore di 130 mila unità, a seguito dell'incremento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine, e con minore intensità degli indipendenti. Il tasso di occupazione sale al 59,1% (+0,3 punti). Nei dati mensili più recenti (luglio 2019), al netto della stagionalità, il tasso di occupazione e il numero di occupati mostrano un lieve calo rispetto al mese precedente.
Nell'andamento tendenziale prosegue a ritmi meno sostenuti la crescita del numero di occupati, segnando un +0,3%, e un rinvigorimento di 78 mila in un anno, dovuta ai dipendenti permanenti a fronte del calo di quelli a termine e degli indipendenti. L'incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti scende al 17,2% (-0,2 punti in un anno).
Dopo il rallentamento avvenuto nell'ultimo periodo, si arresta la crescita degli occupati a tempo pieno mentre prosegue l'aumento del tempo parziale. L'impatto del part time involontario è stimato al 64,8% dei lavoratori a tempo parziale (+1,2 punti). Rispetto l'analisi in base alle macroaree del nostro Paese invece, la crescita dell'occupazione soprattutto nel Nord e più lievemente nel Centro (+0,7% e +0,1%, rispettivamente) si contrappone, per il terzo trimestre consecutivo, il calo nel Mezzogiorno, che registra una contrazione dello 0,3%.
Nel confronto tendenziale, per il nono trimestre consecutivo si riduce il numero di disoccupati (-260 mila in un anno, -9,3%), coinvolgendo entrambi i generi, le diverse aree territoriali e tutte le classi di età. Dopo due trimestri di calo, torna ad aumentare anche il numero di inattivi di 15-64 anni (+63 mila in un anno, +0,5%).

Il tasso di disoccupazione è in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima. Tale andamento si associa alla stabilità congiunturale e alla crescita tendenziale del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Diversamente, nei dati mensili di luglio 2019 il tasso di disoccupazione è in lieve aumento e quello di inattività rimane invariato in confronto a giugno 2019.

Analizzando i dati di flusso – a distanza di 12 mesi – si stima un aumento della permanenza nell'occupazione, in particolare nel Nord e tra i giovani di 15-34 anni a fronte della diminuzione nel Mezzogiorno e nella fascia di età 50-64 anni. Tra i dipendenti a termine, oltre alla maggiore permanenza nell'occupazione, aumentano in maniera cospicua le transizioni verso il tempo indeterminato.

Infine, guardando alle imprese, prosegue la crescita della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti dello 0,3% sul trimestre precedente e dell'1,5% su base annua, sintesi della crescita sia dell'industria sia dei servizi.
L'aumento delle posizioni lavorative è associato a una diminuzione delle ore lavorate per dipendente pari allo 0,6% su base congiunturale e allo 0,9% su base annua.



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