(Teleborsa) - "Su richiesta del
vicepremier cinese, Liu He, e per il fatto che
la Repubblica popolare cinese celebrerà il suo 70esimo anniversario il primo ottobre, abbiamo concordato, come gesto di buona volontà, di
spostare l'aumento delle tariffe su 250 miliardi di dollari di merce cinese (dal 25% al 30%) dal primo ottobre al 15 ottobre", ha fatto sapere
il presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Twitter.
La
decisione di rinviare di 15 giorni, al 15 ottobre prossimo, l'aumento dei dazi su merci cinesi per 250 miliardi di dollari sembra volta a creare un
clima di distensione in vista della imminente ripresa dei negoziati tra Cina e Usa sulla disputa tariffaria tra i due Paesi prevista per il mese prossimo a Washington. Atteggiamento adottato anche da
Pechino che – secondo quanto riferisce Bloomberg– in vista del prossimo round di negoziati,
potrebbe permettere alle sue aziende di riprendere gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi sospesi ad agosto scorso. In particolare,
il governo cinese sta considerando di riprendere gli acquisti di carne di maiale e di fagioli di soia. Sempre ieri, la Cina aveva annunciato per la prima volta una
lista di sedici prodotti Usa, tra cui anche farmaci antitumorali, che sarebbero stati esenti per un anno da tariffe di rappresaglia imposte a luglio 2018, a partire dal 17 settembre prossimo.