(Teleborsa) - Lo slittamento della nuova
Commissione è un
rischio concreto, quasi una
certezza. Nella migliore delle ipotesi, infatti, l'insediamento della nuova
Commissione europea slitterà di un mese e quindi non potrà avvenire prima del mese
di dicembre.
E' quanto spiegano fonti europee dopo la bocciatura, da parte del
Parlamento Europeo, anche della candidata francese
Sylvie Goulard, la commissaria designata da Emmanuel Macron per rappresentare la Francia nel team di Ursula von der Leyen. Per molti un clamoroso e potente schiaffo al presidente francese e alla tedesca che succederà a Juncker.
Macron ovviamente non è rimasto a guardare. Anzi. Ha parlato di una bocciatura frutto di
"risentimento, se non di bassezza" e nel corso di una conferenza stampa a Lione ha aggiunto di "
non capirne" i motivi. "Mi sono battuto per un portafoglio, ho proposto tre nomi. Mi hanno detto 'il vostro nome è formidabile, lo prendiamo', e poi, alla fine, mi dicono 'non lo vogliamo più'. Bisogna che mi spieghino", ha commentato il capo dell'Eliseo.
A questo punto, dunque, secondo gli addetti ai lavori, salvo colpi di scena, l'appuntamento con il voto del Parlamento Europeo sulla nuova Commissione, inizialmente previsto per il
23 ottobre a Strasburgo, è quindi destinato a saltare perché
non ci sono i tempi tecnici necessari per completare le procedure previste.