(Teleborsa) -
Consiglio Europeo al via oggi e domani,
17 e 18 ottobre, a Bruxelles: l'ultimo del Presidente
Donald Tusk e il primo al quale
Conte partecipa in qualità di
Premier del nuovo Governo giallorosso. Un "
battesimo di fuoco" sulla scia della configurazione della squadra italiana nelle
nuove istituzioni. Dopo l’elezione di
David Sassoli alla presidenza del Parlamento europeo (Pe), è arrivata infatti anche l'assegnazione di un portafoglio "pesante" a
Paolo Gentiloni, quello per gli Affari economici, all’interno della nuova Commissione presieduta da
Ursula von der Leyen.
Tanti i dossier
"caldi" sul tavolo, a partire dalla
Brexit: il 31 ottobre, data del Leave, si avvicina a grandi passi e
proseguono a ritmo serrato le
trattative tra Londra e UE. Fumata bianca attesa
ad horas, ma c'è ancora
lavoro da fare.
A monopolizzare l'attenzione dei leader europei, poi, il
tema della Turchia, dopo l'offensiva ordinata da
Erdogan nel nord della Siria. Dopo
l'unanime condanna formale dell’azione militare turca, si valuterà un intervento più corale, con possibile
imposizione di sanzioni.
Sul tavolo anche il
bilancio pluriennale 2019-2024 dell’Unione, che sarà discusso sulla base del documento della presidenza finlandese. Sul tappeto, questioni fondamentali come il
tema della condizionalità, il bilanciamento delle priorità politiche vecchie e nuove e l’ammontare totale del bilancio Ue. Proprio in vista dell'importante appuntamento, nella giornata di ieri,
l'Aula di Montecitorio ha approvato con 294 voti favorevoli e 198 voti contrari, la risoluzione di maggioranza sulle
comunicazioni rese dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che ribadendo che l'Italia
"vede l'Europa come un pilastro", ha chiesto una
"decisione comune ferma e risoluta da parte dell'Ue" sull'aggressione turca alla Siria del Nord. Il Premier ha ricordato che "
l'Italia da subito ha fermamente voluto la moratoria sulle armi" e chiede di
"evitare ulteriori sofferenze al popolo siriano e in particolare curdo per contrastare ulteriori iniziative destabilizzanti nella regione".Sulla
Brexit, per Conte "i negoziati hanno registrato nelle ultime ore progressi rilevanti ma senza arrivare a una svolta decisiva.
L'Italia è impegnata a evitare che i nostri concittadini paghino gli effetti del 'No deal'. Migranti, altro tema cruciale
dell'agenda europea rispetto al quale, dice Conte: "Dobbiamo continuare a lavorare perché l'Ue insista sui rimpatri con gli accordi di riammissione in paesi di origine sicura, evitando il pull factor, che viene usato da alcuni Paesi per rifiutare ogni accordo".
Mattarella alla Casa Bianca, questione dazi - Intanto, ieri mercoledì 16 ottobre, il
Capo dello Stato ha incontrato
Donald Trump. Nel corso del colloquio nello studio Ovale con il Presidente Usa,
il Presidente della Repubblica italiano ha chiesto, d'ora in poi,
un confronto collaborativo tra i due paesi sulla questione dei possibili dazi con il Presidente USA che, sottolineando che i dazi non sono una
ritorsione, ha fatto di essere
pronto a prendere in considerazione le rimostranze dell'Italia.