(Teleborsa) - All'insegna della
prudenza il bilancio nel Vecchio Continente, mentre si distingue la performance positiva mostrata a Piazza Affari. A pesare sul sentiment degli investitori sono stati i nuovi segnali di rallentamento dell'economia in Europa. La fiducia dei consumatori tedeschi è sui minimi da tre anni, secondo l'indicatore dell'istituto Gfk.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,2%. Lieve aumento per l'
oro, che mostra un rialzo dello 0,27%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno e segna un +0,21%.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a +132 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,94%.
Nello scenario borsistico europeo senza spunti
Francoforte, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. Ferma
Londra, che segna un quasi nulla di fatto. Piccoli passi in avanti per
Parigi, che segna un incremento marginale dello 0,67%.
Il listino milanese mostra un timido guadagno, con il
FTSE MIB che sta mettendo a segno un +0,36%.
beni per la casa (+6,39%),
alimentare (+1,83%) e
vendite al dettaglio (+1,22%) in buona luce sul listino milanese.
Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
chimico (-1,27%) e
assicurativo (-0,50%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Moncler (+11,33%),
Pirelli (+2,49%),
Leonardo (+2,28%) e
Prysmian (+2,14%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Poste Italiane, che prosegue le contrattazioni a -1,18%.
Calo deciso per
Unipol, che segna un -1,11%.
Tentenna
ENI, che cede lo 0,69%.
Sostanzialmente debole
Nexi, che registra una flessione dello 0,67%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
doValue (+5,20%),
Maire Tecnimont (+3,23%),
Brunello Cucinelli (+3,06%) e
Datalogic (+2,72%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Interpump, che continua la seduta con -2,41%.
Sessione nera per
FILA, che lascia sul tappeto una perdita del 2,09%.
Sotto pressione
Gima TT, con un forte ribasso dell'1,94%.
Soffre
IMA, che evidenzia una perdita dell'1,81%.