(Teleborsa) - Il
Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, nel quadro delle proprie attribuzioni, ha avviato un ampio ciclo di audizioni istruttorie sui temi collegati allo
sviluppo sostenibile e alle fonti di energia.Alle
sessioni di lavoro - si legge in una nota ufficiale - iniziate nel
mese di giugno, sono intervenute davanti ai membri della Commissione Politiche Economiche per portare il loro contributo ben
20 tra Amministrazioni Pubbliche, enti competenti, grandi imprese e le parti sociali rappresentate in Consiglio. Tra i soggetti ascoltati fino ad oggi ci sono il
Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil ma anche associazioni di categoria come Assopetroli e dei consumatori, Adiconsum. Tra le grandi imprese
Enel, Snam e negli ultimi giorni
Trenitalia, RFI e Terna. Nel mese di novembre si svolgerà , invece, l’audizione di
Eni. Tanti i temi affrontati, tra i quali spiccano quelli riconducibili a grandi filoni come le
ricadute economiche e occupazionali, le prospettive del
nuovo quadro normativo europeo, le
innovazioni delle politiche energetiche e ambientali in vista della definizione del
Piano Nazionale Integrato Energia e clima 2030 e per la decarbonizzazione, gli
strumenti della programmazione nazionale e le policy contemplate, le
opportunità delle fonti rinnovabili e delle geo-risorse, le politiche di
efficientamento energetico in un’ottica trasversale sui vari settori economici e produttivi, le interdipendenze con il sistema delle
infrastrutture e reti e della logistica, le
politiche di incentivo e sostegno al settore.Al termine di questo lavoro istruttorio - prosegue la nota - il
CNEL, sulla base delle istanze raccolte nella fase di ascolto e approfondimento, come già fatto recentemente per la logistica attraverso le audizioni di 34 soggetti del settore, si pronuncerà con un documento di
Osservazioni e proposte al Governo,
al Parlamento e ai Ministeri interessati e darà seguito a un’iniziativa legislativa ai sensi dell’art. 99 della Costituzione.