(Teleborsa) - La multiutility bolognese
HERA chiude i primi 9 mesi dell'anno con
utile netto di 242 milioni di euro (+12,1%) rispetto ai 215,9 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente.
I
ricavi sono stati pari a 5.063,2 milioni di euro, in
crescita del 16,4% rispetto ai 4.348,4 milioni del 2018, grazie al contributo di tutte le aree di business.
L'EBITDA cresce da 748,6 milioni di euro a 785,8
(+5%) ed il
risultato operativo a 405,5 milioni di euro rispetto ai 376,5 del 2018
(+7,7%).
La società parla di una
performance "superiore alle attese" che "riflette un’
esecuzione efficace del Piano industriale al 2022, avendo già raggiunto il 42% della crescita attesa di 200 milioni di euro di MOL, in anticipo rispetto alle tempistiche pianificate. Alcuni progetti strategici, anche di M&A di prossima conclusione, saranno rappresentati nell’ormai prossimo Piano industriale al 2023".
Gl
i investimenti operativi al 30 settembre 2019, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a
343,1 milioni di euro, in crescita del 15,7% rispetto all'analogo periodo del 2018 e in linea con quanto previsto dal Piano industriale.
La Posizione finanziaria netta è pari a a 2.740,7 milioni, con PFN/MOL in miglioramento a 2,57x.