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Occupazione stabile nel 3° trimestre. Più ricorso al tempo determinato

Economia, Macroeconomia
Occupazione stabile nel 3° trimestre. Più ricorso al tempo determinato
(Teleborsa) - L'occupazione è stabile nel 3° trimestre, ma cresce l’input di lavoro misurato in termini di ULA (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), che aumenta dello 0,3% congiunturale e dello 0,6% su base annua. Il tasso di occupazione destagionalizzato si porta al 59,2% (+0,1 punti in confronto al trimestre precedente); l’aumento riguarda sia le donne sia gli uomini e soprattutto i giovani di 15-34 anni.



E' quanto rileva l'ultima Nota trimestrale pubblicata congiuntamente da Istat, Ministero del lavoro, Inps, Inail ed Anpal, sottolineando che "le dinamiche occupazionali si sono sviluppate in una fase di persistente debole crescita dei livelli di attività economica".

Più occupati dipendenti

Prosegue la crescita tendenziale dell’occupazione dipendente in termini sia di occupati (+1%) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell’industria e dei servizi (+1,6%). Lo stesso andamento si riscontra nei dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO) rielaborate (+367 mila posti) e in quelli dell’Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (+316 mila posizioni). Anche in termini congiunturali la crescita dell’occupazione dipendente riguarda sia gli occupati (+0,2%) sia le posizioni. Nel terzo trimestre 2019, in base alle CO, le attivazioni sono state 2 milioni 530 mila e le cessazioni 2 milioni 468 mila, determinando un saldo positivo di 63 mila posizioni di lavoro dipendente

Riemergono i contratti a tempo determinato

Frenano i contratti a tempo indeterminato (+28 mila rispetto a 131 nel secondo trimestre e 195 mila nel primo), mentre torna a crescere il tempo determinato (+34 mila), dopo due trimestri di calo. Queste tendenze sono influenzate dal rallentamento delle trasformazioni a tempo indeterminato (80 mila, rispetto a 158 mila del secondo trimestre).

Diminuiscono gli autonomi

Il lavoro indipendente, torna a diminuire in termini congiunturali (-33 mila occupati, -0,6%) e prosegue il calo su base annua (-38 mila occupati, -0,7%).


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