(Teleborsa) - Una vera e propria
"ecatombe" per
l'industria italiana. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti dall'Istat. "I numeri sulla produzione industriale sono peggiori di qualsiasi aspettativa - sottolinea il Presidente Carlo Rienzi - A dicembre il calo annuo è pesantissimo e raggiunge il
-4,3%, mentre la
media del 2019 è la peggiore degli ultimi 6 anni, in calo al -1,3%".
"Sulla situazione nera dell'industria pesa senza dubbio la crisi dei consumi che si registra da tempo in Italia, con gli acquisti delle famiglie sostanzialmente fermi: non a caso i beni di consumo registrano a dicembre un crollo del -0,8%, mentre rispetto al 2018 crescono appena del +0,3%". "Con questi numeri - prosegue Rienzi -
l'Italia non va da nessuna parte e la crisi dell'industria italiana pesa in modo drastico su PIL e occupazione. Il Governo deve intervenire e in fretta adottando misure specifiche per salvare il settore industriale e rilanciare i consumi interni, perchè il
calo dell'industria fa perdere competitività al Paese che resta indietro rispetto al resto d'Europa".COLDIRETTI: CIBO PRIMA RICCHEZZA PAESE - In controtendenza, con l'andamento generale vola la produzione alimentare
Made in Italy che fa segnare nel 2019 un balzo record del
3%, il miglior risultato tra tutti i comparti. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti sulla base dei dati relativi alla produzione industriale nel 2019 elaborati dall'Istat che vede invece in generale
un calo annuale dell'1,3% trascinato dal crollo dell'abbigliamento (-4,6%) e della fabbricazione di autoveicoli (-4,4%), comparti storici di riferimento della manifattura nazionale.
Il
cibo - sottolinea Coldiretti - è diventato la p
rima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali e alla ristorazione, che raggiunge in Italia una cifra di
538 miliardi di euro pari al 25% del PIL ed offre lavoro a
3,8 milioni di occupati.(Foto: Max Larochelle on Unsplash)