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Aumenta fiducia italiani: oltre la metà soddisfatta per l'economia e la vita

Istat: giovani, studenti e occupati più contenti, top al Nord

Economia
Aumenta fiducia italiani: oltre la metà soddisfatta per l'economia e la vita
(Teleborsa) - Gli italiani sono più soddisfatti per la situazione economica e la vita nel suo complesso. E' quanto emerge da un Report relativo al 2019 realizzato dall'Istat, secondo il quale si conferma il trend positivo iniziato nel 2016 che ha però subito una battuta d'arresto nel biennio 2017-2018. "Dopo la stasi del 2017-2018 - rileva l'Istituto di statistica - torna a crescere la quota di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la propria situazione economica, raggiungendo il 56,5%". Inoltre, "pur continuando tra i cittadini a prevalere un atteggiamento di cautela, migliora la fiducia negli altri: la quota di persone per cui la maggior parte della gente è degna di fiducia raggiunge il 23,9% nel 2019 rispetto al 21% del 2018".

La distribuzione della soddisfazione complessiva, in generale, presenta una forte asimmetria positiva, cioè una tendenza delle risposte a collocarsi verso i valori più elevati della soddisfazione. Infatti, in media, le persone danno alla soddisfazione per la propria vita un voto pari a 7,1.

Sono i giovani, gli studenti e gli occupati ad essere più soddisfatti della vita

La soddisfazione diminuisce tendenzialmente con il progredire dell’età: la quota di molto soddisfatti è di oltre il 55% tra i 14-19 anni mentre scende sotto al 40% tra le persone di 65 anni e più.

Le differenze di genere rimangono analoghe: le donne con giudizi elevati di soddisfazione sono il 42% e gli uomini il 44,6%.

La condizione occupazionale influisce sul giudizio. La popolazione attiva nel mercato del lavoro o impegnata in un’attività formativa (occupati e studenti) è la più soddisfatta ed esprime più frequentemente giudizi molto positivi. Il 47,5% degli occupati e il 51,7% degli studenti infatti esprimono una elevata soddisfazione. Anche la posizione nella professione incide: tra coloro che sono occupati, i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti (50%), insieme ai quadri e agli impiegati (50,2%), dichiarano livelli di soddisfazione più alti rispetto a operai (44,3%) e lavoratori in proprio (45,6%). Le persone in cerca di nuova occupazione (28,1%) e le casalinghe (38,8%) presentano, come in passato, i livelli più bassi.

La soddisfazione generale aumenta con il titolo di studio. La stima dei molto soddisfatti riguarda il 35,1% di chi ha al massimo la licenza elementare e il 47,6% dei laureati. Si riscontra un incremento della soddisfazione in chi ha almeno un diploma superiore (dal 42,1% del 2018 al 44,6% del 2019) o la licenza media (dal 40,5% del 2018 al 43,7% del 2019

Stabile ed elevata la soddisfazione al Nord, in aumento nelle altre ripartizioni

A livello territoriale, il Nord presenta la quota più alta di coloro che dichiarano un voto compreso tra 8 e 10 rispetto alla soddisfazione per la vita (46,7%), il Centro una quota intermedia (42,3%) e il Mezzogiorno la quota minore (39,2%). Le regioni con i più elevati livelli di soddisfazione sono il Trentino-Alto Adige (62,2%), la Valle d’Aosta (54,7%) e il Piemonte (48,7%), quelle con i livelli più bassi sono la Campania (31,6%) e la Calabria (39,5%) (Tavola 1.2 in allegato).

Bene anche la situazione economica personale. Stabile per oltre 6 famiglie su 10

Nei primi mesi del 2019 torna a crescere, dopo la stasi del 2017, la quota di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la situazione economica personale attestandosi al 56,5%. I giudizi sulla percezione della situazione economica a livello familiare confermano il quadro positivo . Nel 2019, cresce sensibilmente la quota di famiglie che giudicano migliorata o invariata la propria situazione economica rispetto all’anno precedente (74,1% contro 70,6% del 2018). In particolare, cresce la percezione di stabilità (65,2% rispetto a 62,5% del 2018) e di poco anche quella di miglioramento della situazione (8,9% rispetto a 8,1% del 2018). Migliora anche il giudizio delle famiglie sulle risorse economiche, soprattutto al Sud.

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