(Teleborsa) -
L'economia della Germania è ferma. L'Ufficio statistico federale tedesco ha diffuso la lettura finale del
PIL del 4° trimestre, che evidenzia una
crescita a zero dopo il +0,2% del trimestre precedente (rivisto da un +0,1%). Il dato
conferma la stima preliminare ed appare
al di sotto delle attese degli analisti che indicavano un aumento dello 0,1%.
Si ferma così la maggiore economia europea, che
risente del crollo delle esportazioni, dovuto al
conflitto commerciale USA-Cina ed alle difficoltà del comparto dell'auto. Il dato, fra l'altro,
non incorpora ancora l'impatto del
Coronavirus la cui epidemia è scoppiata ad inizio febbraio.
La crescita tendenziale è stata confermata allo 0,3% (+0,4% aggiustato per il calendario), ben al di sotto dell'1,1% del trimestre precedente (rivisto da +1%) ed in linea con il consensus.
Il dato sconta una
stagnazione dei consumi privati, con una spesa che spesa per consumi che segna una variazione zero nel 4° trimestre, mentre dal lato degli
investimenti c'è un
andamento divergente settore per settore.
Contributo negativo dall'export (domanda estera) che fa segnare una contrazione dlelo 0,2%.
Il PIL nell'intero 2019 è cresciuto dello 0,6% (dato aggiustato per l'inflazione), frutto di una crescita sostenuta nel primo trimestre (+0,5%), di una frenata nel secondo (-0,2%) e di una lieve ripresa nel terzo (+0,2%), annullata dal risultato dell'ultimo quarto dell'anno.