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Emirates: stop a voli passeggeri. Non licenziamenti ma tagli stipendi

Il fermo dei collegamenti dal 25 marzo 2020

Economia, Trasporti
Emirates: stop a voli passeggeri. Non licenziamenti ma tagli stipendi
(Teleborsa) - Salari ridotti ma per ora nessun licenziamento alla Emirates, che fronteggia così la crisi del settore aereo causata dall'emergenza sanitaria globale. Nei prossimi tre mesi, la compagnia emiratina ridurrà del 25-50% i salari di base, ma non taglierà il personale.

La compagnia aerea ha annunciato lo stop ai voli passeggeri a partire dal prossimo 25 marzo, per gran parte delle destinazioni servite, e per questo motivo ha anche chiuso alcuni uffici del suo network internazionale. Emirates continuerà ad operare i voli passeggeri e merci solo nei seguenti paesi, almeno fino a quando le frontiere resteranno aperte e ci sarà l'autorizzazione delle istituzioni: Regno Unito, Svizzera, Hong Kong, Tailandia, Malesia, Filippine, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Australia, Sudafrica, Stati Uniti e Canada. La compagnia manterrà operativi i voli cargo, incluso il trasporto di dispositivi e materiali medici, su cui impiegherà i Boeing 777.

Il CEO di Emirates, lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, ha parlato di una "crisi senza precedenti in termini di scala e portata", a causa della quale la compagnia si è trovata impossibilitata a "gestire in maniera efficiente il servizio passeggeri".

"Continuiamo a monitorare da vicino l'evolversi della situazione - ha precisato - e, non appena sarà possibile, ripristineremo tutti i nostri servizi".

Quanto alla gestione, il CEO ha affermato che, sino a gennaio 2020, il Gruppo "stava centrando gli obiettivi finanziari prefissati, ma il COVID-19 ha imposto una brusca e dolorosa frenata nel corso delle ultime sei settimane". Per questo motivo Emirates ha disposto una serie di contromisure, come il rinvio di spese non necessarie, il blocco di consulenze e assunzioni non indispensabili, risparmi ed efficientamento dei costi, permessi retribuiti e non ai dipendenti e, appunto, riduzioni di stipendio fra il 25% ed il 50% a seconda del livello. I presidenti di Emirates e dnata, Sir Tim Clark e Gary Chapman, si sono ridotti del 100% lo stipendio per tre mesi.

In ogni caso - ha assicurato Sheikh Ahmed - la compagnia "vanta una notevole liquidità: possiamo sopravvivere e sopravviveremo a questa crisi globale".

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