(Teleborsa) -
FCA chiude il 1° trimestre con risultati che riflettono gli impatti del COVID-19. E' la stessa casa d'auto a dirlo, annunciando una
perdita netta di 1,7 miliardi di euro ed una
perdita netta adjusted, di 0,5 miliardi di euro.
L'impatto del COVID-19, che si vede sulle
consegne globali attestatesi a 8
18.000 unità, in calo del 21% per la sospensione temporanea della produzione e la caduta della domanda a livello globale, mentre i ricavi sono scivolati del 16% a 20,6 miliardi. Nonostante l’effetto delle misure di contenimento, il Gruppo ha conseguito un
EBIT adjusted positivo pari a 0,1 miliardi di euro, in particolare il Nord America registra un EBIT adjusted di 0,5 miliardi di euro con margine al 3,8%. Il
Free cash flow industriale è
negativo per 5,1 miliardi, con un impatto negativo del capitale di funzionamento pari a 3,5 miliardi in parte dovuto alla stagionalità negativa, accentuata dagli effetti del Covid-19.
"In queste avversità senza precedenti FCA ha sempre dato priorità alla salute e alla sicurezza delle proprie persone e comunità. La pandemia ha avuto e continua ad avere un impatto significativo sulle nostre attività. Ho piena fiducia che, grazie all’esperienza dei nostri leader e alla dedizione dei nostri dipendenti, saremo in grado di attraversare questa crisi emergendone ben posizionati per crescere e prosperare", ha affermato il Ceo
Mike Manley.
La
liquidità disponibile a fine marzo a
18,6 miliardi di euro a fine trimestre, inclusiva di una
linea di credito revolving da 6,25 miliardi di euro che è stata interamente
utilizzata in aprile. Inoltre, sempre nel mese di aprile, la liquidità è stata ulteriormente rafforzata con una l
inea di credito aggiuntiva da 3,5 miliardi di euro, attualmente inutilizzata.
FCA, che nel mese di marzo ha dovuto sospendere tutte le attività a livello globale, si dice
"pronta a riprendere la produzione" non appena le condizioni lo consentiranno, con attenzione alla "protezione dei dipendenti ed a sostegno delle comunità in cui opera,
gestendo al contempo la liquidità e la solidità finanziaria".
Il Gruppo conferma anche la valenza dell'aggregazione con PSA. "Nonostante questa situazione inattesa e senza precedenti - sottolinea il Gruppo -
FCA e Groupe PSA rimangono
impegnate alla fusione paritetica (50/50) volta alla creazione di un leader mondiale nella mobilità. Insieme, continuiamo a portare avanti i diversi filoni di attività finalizzati alla fusione e confermiamo l’impegno a
chiudere l’operazione entro la fine del 2020 o all’inizio del 2021"
Confermato il ritiro della Guidance 2020, annunciato a metà marzo, a causa del
protrarsi dell’incertezza sulle condizioni di mercato e delle restrizioni all’operatività in essere a livello regionale in relazione all’evolversi della pandemia da COVID-19. Il Gruppo si impegna a fornire un aggiornamento non appena vi sia una maggiore visibilità dell’impatto complessivo della crisi.