(Teleborsa) - Dopo la
"gaffe" sugli
spread dello scorso marzo,
netto cambio di passo per la
BCE guidata da Christine Lagarde che
"farà tutto il necessario nell'ambito del proprio mandato per aiutare l'eurozona a superare questa crisi". Lo scrive la Presidente nella prefazione del
Rapporto sulle attività della
Banca centrale europea nel
2019, che ovviamente non fotografa ancora
l'esplosione della pandemia.
Lo scorso anno, si legge, la
crescita dell'eurozona ha
rallentato all'1,2% dall'1,9% dell'anno precedente e l'espansione economica ha continuato a beneficiare di condizioni di finanziamento favorevoli, di una posizione fiscale moderatamente espansiva e e da ulteriori guadagni del mercato dell'occupazione. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,6%,
l'inflazione è scesa a una media dell
'1,2% dall'1,8% del 2018 mentre quella core è
rimasta invariata all'1%.La
Banca Centrale Europea stima che le necessità aggiuntive di finanziamenti dei Paesi dell'area euro, sulle spese dovute alla crisi da coronavirus, porteranno a emissioni supplementari di titoli di Stato
"in una forchetta tra 1.500 e 2.000 miliardi di euro", ha riferito il Vicepresidente della
BCE, Luis De Guindos, nel corso dell'audizione al
Parlamento europeo.Questo forte aumento, ha aggiunto, ridimensionerà la questione del raggiungimento dei limiti agli acquisti sulle singole emissioni che la BCE si è autoimposta
nel suo programma di acquisti.