(Teleborsa) -
Poste Italiane chiude il 1° trimestre con un
netto in calo di quasi un terzo a 306 milioni di euro, rispetto ai 439 milioni del pari periodo dl 2019 (-30%).
La società riporta anche
minori ricavi per 2.755 milioni di euro,
in calo del 3% rispetto al primo trimestre 2019; ricavi normalizzati pari a 2.456 milioni (-4,4% rispetto al primo trimestre del 2019). Il risultato operativo
(EBIT) scivola a 441 milioni (
-28,6% rispetto al primo trimestre 2019) determinato da minori ricavi dovuti al lockdown e da costi one-off per far fronte all'emergenza.
Le
Attività Finanziarie Totali (TFAs) ammontano a
539 miliardi (+2,6 miliardi rispetto a dicembre 2019), con una solida raccolta netta retail di 5,7 miliardi, trainata da prodotti di liquidità in un mercato volatile
"Sebbene la performance del 2020 sia stata impattata dal lockdown, i recenti eventi hanno accelerato trend emergenti chiave e confermato la direzione strategica del Piano Deliver 2022", sottolinea
l'Ad Matteo Del Fante, ricordando l'impegno del Gruppo per la tutela della salute dei dipendenti e dei clienti in questo periodo difficile. "Durante questa crisi - ha aggiunto - abbiamo continuato a supportare tutti i nostri stakeholder, rafforzando la nostra reputazione. Poste è un operatore di sistema; il nostro ruolo è diventato più importante e questo si tradurrà in un business più forte e sostenibile. Insieme, saremo all’altezza della sfida."
Posizione di liquidità e generazione di cassa solide, con un profilo di indebitamento limitato ed equilibrato nelle scadenze
Performance
Coefficienti patrimoniali regolamentari solidi con un
CET1 Ratio di BancoPosta pari al 18% e
Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo
Poste Vita pari al 226%, al di sopra delle ambizioni manageriali del 200% lungo l’arco di piano