Facebook Pixel
Milano 14:52
33.931,52 -0,99%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 14:52
8.068,17 +0,35%
Francoforte 14:52
17.909,89 -0,99%

Fase 2, Confcommercio Lombardia: si riparte ma a diversa velocità

Riparte il 90% degli esercizi di abbigliamento, più cauta la ristorazione (50%-70%): pesano incognite su regolamenti e dispositivi di sicurezza.

Economia
Fase 2, Confcommercio Lombardia: si riparte ma a diversa velocità
(Teleborsa) - In Lombardia le imprese ripartono, anche se non tutte alla stessa velocità, con l'abbigliamento a fare da traino. Lo dicono i dati raccolti tra gli associati da Confcommercio Lombardia, nei primi giorni delle riaperture disciplinate dal Dpcm e dall'ordinanza regionale.

Pur con diversità, anche marcate, legate alle peculiarità dei territori e ai settori appartenenza, la percentuale complessiva di esercizi che ha deciso di riaprire si aggira intorno al 70-80%. Numeri più alti nel settore dell'abbigliamento, dove le aperture superano il 90%, mentre è la ristorazione ad assumere un atteggiamento più cauto: in questo caso le aperture di bar e ristoranti oscillano tra il 50 e il 70%, ma con una tendenza all'aumento.

"Se da un lato tra gli operatori è ampiamente diffusa la voglia di ricominciare – ha commentato Confcommercio Lombardia in una nota – sulla ripartenza pesano ancora alcune incognite: prima fra tutte, la necessità di districarsi tra regole giudicate ancora poco chiare, come per esempio la regola di distanziamento di un metro che vige anche per conviventi e nuclei familiari. Oppure, ancora, la difficoltà di reperire dispositivi di sicurezza o i termoscanner: in Lombardia a differenza di altre regioni e' prevista la misurazione della temperatura anche per i clienti degli esercizi di somministrazione ai tavoli".

Ai nastri di partenza per questi primi giorni di piena Fase 2, in Lombardia c'erano circa 140 mila imprese, 800 mila a livello nazionale. Imprese che escono duramente provate dal blocco pressoché totale imposto dall'emergenza sanitaria: il calo dei consumi in Lombardia, come rileva l'Ufficio Studi di Confcommercio, arriverà nel 2020 a toccare i 16 miliardi di euro, con un crollo percentuale del 47% nel mese di aprile, dato trainato verso il basso da settori come l'accoglienza, la ristorazione e il commercio al dettaglio che hanno praticamente azzerato il proprio fatturato.

"Non dobbiamo dimenticare che riaprire non significa ripartire a pieno regime come se niente fosse successo – ha concluso Confcommercio Lombardia – o recuperare facilmente quanto è andato perduto. Le imprese devono essere sostenute con interventi a fondo perduto e maggiore certezza normativa".

(Foto: Dimitris Vetsikas / Pixabay)
Condividi
```